Moreno Longo è entusiasta per la vittoria: “una gara importante, finalmente siamo secondi! Sul campo abbiamo risposto con una prova notevole e di carattere, dopo mille vicissitudini. Abbiamo saputo soffrire quando c’era da soffrire, ma abbiamo saputo anche essere cinici quando dovevamo. E l’Entella sapevamo benissimo cosa poteva dare“.
Continua poi il tecnico: “Non abbiamo ancora fatto nulla. Restano due incontri complicati, e la concentrazione dovrà essere altissima, e già da sabato a Genova proveremo a mantenere il secondo posto” confessa Longo.
“C’è da fare un plauso a questi ragazzi, hanno fatto qualcosa di straordinario comunque vada. Ma l’appetito vien mangiando,e devono coltivare il culto della vittoria. Non siamo matti a dirlo, la filosofia però deve essere quella: provare a vincere sempre“.
Sulla Juventus: “Sta perdendo? Non penso che cambi gli equilibri. Restano a +3 e hanno tutte le forze per mantenere la prima posizione. Ma pensiamo a noi e ai nostri tre punti per cercare di raggiungere l’obiettivo“.
“Sull’importanza del risultato non ci sono dubbi, questa vittoria prosegue la striscia che i ragazzi sono riusciti a fare. Sappiamo che questa vittoria non serve a raggiungere l’obiettivo, ma serve ad avvicinarci all’obiettiva. La gioia deve quindi durare poco perché dobbiamo subito pensare alla partita contro la Sampdoria. I ragazzi hanno in testa questo da quando il 16 luglio abbiamo iniziato il ritiro, loro devono avere voglia di vincere anche la partitella a fine allenamento“.
Ancora il tecnico: “I ragazzi hanno questa mentalità, vedo anche durante la settimana la voglia e il cuore che ci mettono per vincere la partita del sabato. Oggi serviva una gara matura, da adulti e la abbiamo fatto. Nel secondo tempo ci siamo abbassatti volontariamente per trovare gli spazi per colpire perché noi possiamo fare male se abbiamo gli spazi, per giocare in quelli stretti ci vogliono determinate caratteristiche che oggi non avevamo. Sull’espulsione ho visto un fallo molto grave, fuori tempo, che rischia di mandare all’ospedale anche il nostro giocatore. La nostra mentalità ora non deve cambiare, dobbiamo centrare due partite perfette per arrivare direttamente alla final eight“.
“L’assenza di Edera? Sono orgoglioso che sia in Prima squadra. La convocazione di un giocatore della Primavera in Prima squadra vale come uno scudetto. Ogni società ha delle strategie ben precise. Penso che mi vedrò a breve con il presidente e la società mi dirà qual è la loro idea per il mio futuro. Penso che dal confronto potranno uscirà qualcosa di positivo. Voglio ringraziare tutti i tifosi, perché hanno permesso ai ragazzi di fare quella corsa in più che serviva. Hanno dato energia ai ragazzi. I tifosi non si sono affezionati alla Primavera per i titoli vinti o per le finali giocate, ma per lo spirito che questa squadra ha sempre dimostrato, lo spirito che gli ha permesso di vincere e giocare alla pari anche con squadre più forti“.
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