Arriva, per ora, un secco “no”. L’ops (Offerta pubblica di sottoscrizione) di Cairo per rilevare la maggioranza delle azioni del gruppo editoriale RCS è stata per ora rispedita al mittente, da parte del CdA di via Rizzoli. La proposta era basata su una mossa calcistica particolarmente adottata dal patron granata in questi anni: uno scambio di azioni, quelle della Cairo Communication, con quelle del polo editoriale milanese, secondo un rapporto di uno a otto. Ma siamo, in verità, in fase di trattativa bella e buona, dove proprio come nel calciomercato a non coincidere sono le valutazioni.
Attraverso una nota, infatti, il CdA di RCS ha trovato non del tutto equa la proposta di Cairo, che non ha considerato il miglioramento di bilancio registrato in questi ultimi mesi (rispetto allo stesso periodo del 2015) e che quindi porterebbe a un’eccessiva svalutazione delle azioni, la cui maggioranza attualmente è in mano al gruppo FCA, che fa riferimento alla famiglia Elkann–Agnelli. E, per restare sempre nel tema calicistico, a restare perplessa è anche la famiglia Della Valle, che detiene diverse quote della società e che, si vocifera, starebbe parimenti pensando a un’eventuale alternativa a quella lanciata dall’imprenditore alessandrino. Che non è rimasto a guardare.
Cairo, infatti, può beneficiare dell’appoggio di Intesa San Paolo, che vanta circa 162 (su 426) milioni di crediti nei confronti del polo editoriale, di cui è anche azionista al 4%, in fortissima crisi in questi anni. La proposta del patron granata, già a monte, prevedeva infatti che in caso di acquisto del gruppo i creditori (alcuni ancora da convincere, come Ubi banca, che ha 108 milioni di esposizione) non avanzassero richieste fino al 2018, salvo cominciare a recuperare dei soldi dalle eventuali eccedenze di RCS Libri. Proposta che soprattutto al gruppo bancario era sembrata molto interessante, dando quindi non solo il nulla osta, ma sostenendo la trattativa avviata dall’editore, che non ha intenzione di mollare ma nemmeno di rilanciare. Forte di questo appoggio, infatti, Cairo può pensare di ottenere qualche consenso in più dopo qualche ulteriore trattativa, che viene considerata più che equa vista l’intenzione di risanare il prima possibile il bilancio del gruppo milanese, dopo esserci riuscito con quello di La 7.
La trattativa, come si dice solitamente in fase di mercato (soprattutto in quello del Toro), continua. Ma saranno necessari nuovi incontri e nuovi costanti colloqui. I contorni calcistici sembrano sempre più evidenti, anche se a cifre decisamente più importanti.