Ciro Immobile e il Torino: un capitolo apertissimo. Come il suo finale: aperto a ogni scenario. Il riscatto da parte della società granata nei confronti del suo numero 10 è in programma per Urbano Cairo, posto che tutte le condizioni economiche siano favorevoli. Già un mese fa, il direttore sportivo del Siviglia, Monchi, aveva lasciato capire che non era così certa la permanenza dell’attaccante napoletano in granata, perché il club spagnolo comunque non vuole deprezzare il cartellino del giocatore, e il diritto di riscatto, fissato a circa 11 milioni di euro, non è obbligatorio, bensì trattabile.

 

Non è infatti escluso che Cairo, a fine anno, vada a chiedere una rivalutazione del giocatore, che ha portato sicuramente qualcosa in più all’attacco del Toro ma che, ancora, non si è completamente sbloccato in termini di reti realizzate. Non solo, la Lazio da tempo è sull’attaccante, e spesso il suo agente ha dichiarato che la possibilità di trasferirsi in biancoceleste sia intrigante. Ma il Toro vorrebbe continuare con Immobile, in tandem con Belotti, soprattutto se in panchina resterà Giampiero Ventura, che nel duo, giovane e di qualità, crede molto sia per questa stagione, sia per quelle a venire.

 

Intanto, l’ex Genoa lavora per recuperare il prima possibile e per non perdere il treno che lo porta alla Nazionale e, di conseguenza, agli Europei. È il suo obiettivo stagionale personale, e non a caso ha scelto il Toro in inverno, sapendo che avrebbe trovato tanto spazio per mettersi in mostra e tornare quello di due anni fa. Poi, a giugno, si tireranno le somme, sperando che il Toro non resti scottato, come due anni fa.

 


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