Volente o nolente, non poteva puntare se non sulla coppia Maxi LopezBelotti, Giampiero Ventura. Con Martinez impegnato in Nazionale, l’amichevole contro la BSR Grugliasco è servita soprattutto all’attaccante argentino per dimostrare al suo allenatore che l’infortunio di Immobile può costituire un problema minore rispetto a quello che, oggettivamente, si possa pensare. Il numero 11 granata, rinnovatosi ancora una volta nel look (un biondo ossigenato particolarmente acceso), ha giocato per tutta la gara a fianco dell’ex Palermo, che ancora una volta, sebbene contro avversari di modesta difficoltà, ha dimostato di essere particolarmente in palla.

 

Corre molto, Belotti, si sbatte, recupera palloni, crea occasioni per far andare a rete i compagni o conclude quelle create da altri. In questo momento, nonostante l’età, la certezza è lui. La scommessa, invece, è proprio Maxi: un gioco diverso rispetto a Immobile, più statico ma allo stesso tempo più estroso. I kili sono diminuiti, sebbene la forma non può ancora definirsi davvero ottimale: atleticamente manca ancora qualcosa nello scatto, ma la lacuna viene colmata dal fatto che, in area, la sua presenza si fa davvero notare.

 

Il dialogo tra le due punte, poi, è sembrato funzionare abbastanza bene. Non sempre, a dire il vero: talvolta è mancata l’intesa nella classica giocata a memoria, con uno degli attaccanti (Belotti, soprattutto) a muoversi in una direzione a l’altro a passare fuori misura o proprio da tutt’altra parte, ma la prova del reparto – con due gol a testa – non può dirsi non superata. L’intesa però va perfezionata in fretta. Perché, come detto anche da Vives, i punti ora cominciano a diventare davvero essenziali, e possono arrivare solo attraverso i gol. “Gallo” e “Galina” di nuovo insieme. Sperando che le uova possano essere davvero d’oro.

 


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La rassegna stampa del 26 marzo 2016