Era un punto di forza. Era. Perché adesso, quello che è diventato un trend negativo di questa stagione, e che si sperava potesse essere solo un male passeggero, è invece diventato una preoccupante realtà. A otto partite dalla fine del campionato, il Torino può purtroppo dire di avere l’ottava peggior difesa del campionato, con ben 42 gol subiti che, più di tutti, stanno incidendo sul rendimento negativo della squadra. Il certosino lavoro di Ventura sulla sua retroguardia (a 4 o a 5 che sia), sul quale ha lavorato sin dal primo giorno di insediamento in granata, sta davvero faticando a emergere. Anzi, si nota una preoccupante involuzione dei suoi uomini chiave, tra cui, ma non è l’unico, Kamil Glik, baluardo e anche un po’ simbolo di quel Torino che voleva davvero spiccare il volo.

 

Non è, in casa granata, solo il dato del passivo delle reti a preoccupare, quanto piuttosto il come, queste, abbiano avuto origine. Tolti alcuni (nemmeno pochi) infortuni del portiere, molte reti subite sono state più per demeriti granata che per merito dell’avversario. E la seconda rete del derby, quella firmata da Khedira, è davvero un esempio lampante. Il centrocampista bianconero, tutto solo, parte da metà campo e per vie centrali riesce a entrare in area, battendo Padelli senza avere alcun avversario pronto a contrastarlo. Una vera e propria autostrada per l’ex Real Madrid, che quasi non poteva aspettarsi tanta possibilità di manovra e tanta libertà, a difesa per altro schierata.

 

E a poco è valso l’inserimento dal primo minuto di Gaston Silva (un difensore centrale prestato sulla fascia sinistra), per cercare di contenere l’avanzata ora di Lichsteiner, ora di Cuadrado: la prestazione dell’uruguaiano è stata, come quella di tutti i suoi compagni di reparto, negativa. Due settimane di sosta serviranno, soprattutto, per rivedere qulacosa nel meccanismo che si è rotto là dietro. E che dovrà necessariamente ricomporsi, per chiudere il campionato nel migliore dei modi.