In questa stagione, Bruno Peres ha incrociato la Juventus già due volte, e, in entrambe le occasioni, si è dimostrato, e non è stato il solo, al di sotto delle aspettative, offrendo prestazioni sottotono e commettendo anche qualche disattenzione di troppo.
In campionato, nel derby di andata, il brasiliano non ha di certo brillato. Inizialmente era stato schierato da Ventura a destra per essere poi spostato a sinistra, dopo l’ingresso in campo di Zappacosta, con il compito di contenere con la sua velocità le scorazzate offensive di Cuadrado. Sul giudizio della prestazione di Peres ha pesato, non poco, l’errore commesso al 94′, quando l’ala colombiana della Juve è sgusciata con troppa facilità alla sua marcatura ha deviato in rete l’assist di Alex Sandro.
Il derby di Coppa Italia, invece, si è dimostrata essere, sotto tutti gli aspetti, una pesante sconfitta per tutta la squadra, che consentì alla Juventus di imporsi con il punteggio di 4-0. In quella partita, l’ex Santos, come del resto tutti i giocatori granata, commise molti errori e non diede il suo consueto apporto in fase offensiva. Dopo aver giocato magistralmente il derby d’andata della scorsa stagione, in cui mise a segno la straordinaria rete del momentaneo 1-1, Bruno Peres sembra avvertire una personale pressione che fa sì che il giocatore metta in campo prestazioni non alla sua altezza contro la Juventus. E’ come se, l’aver segnato un gol nella stracittadina dopo tanti anni, prima di lui era stato Benoit Cauet l’ultimo a segnare contro i bianconeri nel lontano 2002, avesse messo addosso al brasiliano una responsabilità che stenta a sostenere e che potrebbe essere all’origine di questa personale ansia che sembra attanagliarlo ogni volta che ha di fronte i bianconeri.
L’intero ambiente granata, la squadra e Ventura, hanno un estremo bisogno che Bruno Peres torni ad offrire le prestazioni a cui aveva abituato, lo scorso anno, i tifosi, ma nessuno ha mai messo in discussione le qualità del giocatore né, tantomeno, ha contribuito a mettergli pressioni. Pertanto, il giocatore deve scrollarsi di dosso queste ansie e queste pressioni, senza pensare che è stato l’unico che, dopo anni, ha siglato una rete contro i rivali cittadini, bensì pensando che quella contro la Juventus è, certamente, una partita sentita e importante, ma in cui non ha nessun obbligo e nessuna responsabilità di andare, per forza, a rete.