Carpi, Atalanta, Chievo Verona e Torino. Sono queste le quattro squadre che, in questo campionato, hanno sbagliato più rigori delle altre. Due a testa, per la precisione, per un totale di otto (su sedici) penalties falliti finora in Serie A. Un dato che fa riflettere, e in casa granata ancora di più, giacché se le altre si portano dietro questa statistica per occasioni sprecate a inizio campionato, al Toro, invece, la ricorrenza è di due partite casalinghe consecutive. E con due battitori diversi (l’altra volta fu contro il Carpi, con Maxi Lopez che sottrasse il pallone a Immobile, fallendo il tiro della probabile vittoria).
Il Torino sta, suo malgrando, riscoprendo il problema rigori, che in questi ultimi anni è stato in verità piuttosto frequente. Di rigoristi ne sono cambiati tanti, nel giro di tre anni, ma i risultati raramente sono stati davvero soddisfacenti. E dopo quel brutto tiro dal dischetto di Immobile di ieri (già due anni fa se ne fece parare uno: non è un rigorista impeccabile purtroppo), qualche domanda in casa granata conviene porsela.
Cosa sta portando il Torino a sbagliare? La mancanza di tranquillità? Possibile, ma non può essere l’unico aspetto. Mancanza di esercizio? Forse, ma come ha sottolineato giustamente Ventura nella conferenza stampa di presentazione alla sfida contro la Lazio, se il problema fosse solamente di quella natura, allora basterebbe seguire il “metodo Pulici“, continuando a impratichirsi. Probabilmente, andando a scavare più a fondo, il Torino sta in verità scoprendo di non avere più un rigorista vero e proprio, rappresentato fino a gennaio da Quagliarella. Già la scorsa estate, si era provata la soluzione-Bovo, che però sapeva e sa di tampone, non essendo il centrale sulla carta un titolare della squadra.
Ma il problema resta, ed è anche molto serio: per questi errori il Torino ha probabilmente gettato al vento 4 punti preziosi. 4 punti scacciacrisi, soprattutto: perché se è vero che la prestazione contro la Lazio non è mancata, è pur vero che il rendimento continua a restare deficitario: e le occasioni, rigori compresi, vengono sprecati in ingente quantità. A Ventura trovare una soluzione. Agli attaccanti, ritrovare loro stessi. Anche dal dischetto.
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