Giornata dagli esiti importanti, quella appena conclusa, che ha visto il cambio della guardia al vertice tra Juventus e Napoli, un Torino convincente tornato finalmente alla vittorie e un’Inter sempre più in crisi. Vediamo allora chi si aggiudica, questa settimana, un posto nella Top e Flop del 25° turno.
Top
Fiorentina. Agli alti e bassi, ormai, i tifosi della Fiorentina si sono abituati ma contro l’Inter la truppa di Sousa ha ottenuto uno dei risultati più importanti della stagione sconfiggendo l’Inter nello scontro diretto per il terzo posto. Tre palle gol nei primi minuti poi lo svantaggio. I viola si dimostrano però tenaci e sfruttano il blackout dell’Inter, nervosa e disorganizzata, per andare a segno. Borja Valero pareggio Babacar affonda i neroazzurri. Tre punti che valgono il sorpasso alla Roma e un terzo posto meritato per la squadra di Sousa.
Frosinone. Domenica importantissima anche per i ciociari che agguantano la prima agognata vittoria in trasferta. Una vittoria dall’importanza doppia quella messa a segno dalla truppa di Stellone grazie alla doppietta di un ispirato Ciofani: un tabù, quello delle partite fuori casa, sfatato e soprattutto tre puti che avvicinano il Frosinone alla salvezza. La permanenza in Serie A, infatti, dista adesso soltanto 2 punti, quelli che li separano dal quart’ultimo posto occupato dalla Sampdoria.
Juventus. Il Napoli chiama e la Juventus risponde con la 14a vittoria consecutiva, la più importante, probabilmente, di tutta la stagione. Dopo le chiacchiere e le polemiche dell’inizio campionato i bianconeri si riprendono la testa della classifica grazie ad una rete, arrivata nel finale di partita, di Zaza. Tra punti importanti ottenuti grazie al lavoro di tutto il gruppo e ad un intervento provvidenziale di Bonucci. Senza il salvataggio sulla linea del difensore il match si sarebbe forse messo in maniera diversa. La Juve si riprende quindi la testa della classifica a +1 sui partenopei, ma il campionato no è finito.
Flop
Inter. Era uno degli scontri più importanti per i neroazzurri in vista Champions e la truppa di Mancini ne è uscita letteralmente con le ossa rotte. Della partita non si ricorderanno di certo le belle azioni, quasi inesistenti, dei neroazzurri apparsi disorientati e disorganizzati e soprattutto molto, troppo, nervosi. Dopo un avvio lento gli uomini di Mancini riescono ad agguantare il vantaggio illudendo tifosi e presidente, presente in tribuna, per poi crollare sotto i colpi di una Fiorentina molto più cinica e incisiva. Una partita da dimenticare coronata dalla doppia espulsione di Telles e Kondogbia.
Empoli. Iniziano bene i toscani mostrandosi propositivi e aggressivi ma a sfruttare le occasioni sono soprattutto gli ospiti e lo svantaggio non tarda ad arrivare. Al 17’ Ciofani insacca dell’1-0 e per l’Empoli la partita si mette in salita. I toscani però sono bravi a reagire e nel secondo tempo agguanta il pari. L’errore però è dietro l’angolo: i ritmi si abbassano, i toscani si rilassano e ad approfittarne è di nuovo il Frosinone. Alti e bassi che puniscono l’Empoli che soccombe in casa contro i ciociari. Un calo di attenzione che i toscani pagano caro.
Palermo. Dire che la situazione dei rosanero fosse surreale, alla vigilia del match contro il Toro, è un eufemismo. Dopo il forfait di Schelotto, bloccato dal mancao conseguimento del patentino da allenatore, in panchina si siede il tecnico della primavera Bosi. Pretendere i miracoli al nuovo allenatore non era di certo corretto e in campo le difficoltà si vedono. Una partita che sembrava mettersi bene, in realtà, per i padroni di casa ma che un doppio infortunio ella prima metà del match e un Immobile in grande spolvero complicano notevolmente. I siciliani pagano il pareggio e crollano sotto le incursioni granata. Alla fine sarà il presidente Zamparini a scusarsi e a cambiare, ancora una volta, il tecnico. Tanti saluti a Bosi, dunque, che torna in primavera e ben tornato Iachini.