Domani, alla ripresa degli allenamenti, ci sarà ancora Giampiero Ventura a dirigere Glik e compagni come accade ininterrottamente da quasi cinque anni. Ma, a differenza di quanto accaduto anche nel recentissimo passato, lo dovrà fare con la consapevolezza che il rapporto con i tifosi se non si è spezzato, poco ci manca. Quei cori contro di lui arrivati prima dalla curva Primavera e poi cantati a squarciagola dalla Maratona, dai Distinti e dalla Tribuna sono stati troppo forti, troppo carichi di rabbia e delusione per poter essere ignorati. Per la prima volta in cinque anni i tifosi granata hanno contestato apertamente il tecnico ligure all’Olimpico.

 

La contestazione arrivata dopo l’ennesima figuraccia stagionale del Torino ha origine dalla sera dello scorso 16 dicembre, quella del derby di Coppa Italia. Quei novanta minuti di nulla allo Juventus Stadium, e le successive dichiarazioni del tecnico in diretta tv, hanno incrinato i rapporti tra una fetta consistente della tifoseria granata e Ventura. Le prestazioni successive e le giustificazioni date dall’allenatore, che più volte ha additato il cosiddetto “ambiente ostile” come responsabile dei vari ko della squadra contro formazioni come Udinese e Empoli (non proprio Barcellona e Real Madrid), non hanno fatto altro che aumentare la frattura. Fino a ieri la contestazione al tecnico era stata limitata ai bar e i social network e non aveva mai varcato i cancelli dell’Olimpico. La decima sconfitta in questo campionato, la terza nelle ultime cinque partite casalinghe, ha però fatto perdere la pazienza ai tifosi. E se negli scorsi anni, quando il Torino ha attraversato altri momenti complicati, la curva si era scagliata più volte contro Cairo, questa volta ha individuato come bersaglio della contestazione proprio Ventura.

 

Il prolungato fraseggio tra i difensori, i tanti calci d’angolo battuti all’indietro, l’immobilità tattica del tecnico (che pare ora essere distantissimo da quello che al suo primo anno in granata, sull’1-1 al Ferraris contro la Sampdoria, toglieva un centrocampista e inseriva un attaccante per provare a vincere la partita) sembrano non essere più sopportate dai tifosi. In quasi cinque anni di Torino mai era capitata una cosa simile a Ventura. Il tecnico, che al momento ha perso la fiducia dei tifosi, può però contare ancora su quella di Cairo: per conservarla nelle prossime settimana servirà però un Torino completamente differente. Servirà che il suo Torino torni ad essere Toro.

 

 

 

 


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