Più ancora che sugli arrivi, a tenere banco in casa granata è – in sede di mercato – la questione intorno alle cessioni. La rosa è da sfoltire, è il diktat di Cairo, prima di poter pensare ai nuovi arrivi. Anche per permettere a Ventura di gestire un organico affollato, benché negli scorsi mesi in costante emergenza a causa degli infortuni. È legato più a una questione di sovrannumero e di gestione del bilancio (monte ingaggi), piuttosto che a un’idea di rinnovamento del reparto che già è stato ritoccato, il discorso relativo alla cessione di Amauri, attualmente ai margini e in attesa di trovare una destinazione che possa permettergli di concludere in maniera diversa la sua carriera.

 

L’ultima trattativa concreta che però riguarda l’attaccante è finita nel congelatore: si parla del Vasco de Gama, che aveva offerto un contratto pluriennale all’ex Parma, il quale, però, non si era accordato con il club brasiliano per questioni legate ai bonus. Troppo inferiore, rispetto a quanto percepisce a Torino, l’offerta del club brasiliano, nel quale il giocatore sarebbe andato per la verità anche piuttosto volentieri. La priorità dell’attaccante resta all’Italia (ma per ora offerte non ne sono arrivate); alternativamente, il Brasile, che significherebbe un ritorno a casa dopo anni passati all’estero.

 

Non prese a oggi in considerazione le proposte dall’Est, che non ha fatto pervenire proposte da far economicamente saltare il banco. Per ora, quindi, il giocatore resta a Torino, con la concreta possiblità di ritrovarsi fuori rosa al termine della sessione di mercato. Le ultime ore di mercato, frenetiche, potrebbero portare novità. Ma il benestare del giocatore è decisivo, e per ora non è arrivato.

 


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