“Mi piacerebbe restare, ma non ho alcuna intenzione di lucidare la panchina. Non ne ho mai fatta così tanta in carriera. Quindi…” poche parole (sul sito Vecernji.hr), molto chiare, circa il suo futuro. Andrej Kramaric è pronto a salutare il Leicester, e il suo agente, Cavalieri, sta tenendo aperti più tavoli di trattativa, per trovare la soluzione più idonea al giocatore. Che è appunto intenzionato a lasciare il segno, nella squadra nella quale accetterà di giocare. Non di certo vorrà essere una comparsa.
Questo il Toro lo ha ben chiaro, e non a caso sta valutando la possibilità – per ora comunque remota – di cedere Fabio Quagliarella, sul quale è tornato timidamente a farsi vivo l’Udinese. Ma al di là del discorso in uscita, dove l’attenzione è comunque concentrata maggiormente su Amauri, Petrachi continua a interloquire e senza sosta con l’entourage del giocatore croato, nella speranza di riuscire a trovare la quadratura del cerchio e arrivare a una fumata bianca già prima della ripresa del campionato, fissata al 6 di gennaio.
Non una cosa facile, certo, perché in ballo ci sono tanti soldi e tanti concorrenti (Genoa, Bologna, Udinese, ma anche la Sampdoria, solo in Italia), ma il Toro ha saputo muoversi per tempo, riuscendo a instaurare un buon rapporto sia con il club inglese, sia con il giocatore stesso. Insomma, il lavoro di Petrachi è incessante, e proseguirà anche nel fine settimana. Perché per mettere a segno questo colpo, la sensazione è che ci vorrà molta tempestività. Le alternative, certo, non mancano: ma in questo momento l’attenzione è tutta volta all’ex Rijeka, che il Toro conosce molto bene.