Di Josef Martinez, attaccante venezuelano classe ’93 che proprio ieri è rientrato in gruppo, si diceva un gran bene quando arrivò al Torino nel luglio 2014 ma, dopo una prima stagione da quasi comprimario con Maxi Lopez e Quagliarella, dove ha alternato buone prestazioni a prove decisamente sottotono, la seconda parte del 2015 è stata davvero poco fortunata per il giocatore granata. Se da un lato il giocatore può recriminare per il suo scarso utilizzo, (solo 9 presenze in totale, in molti casi solo scampoli di gara), dall’altro si può ugualmente ammettere che il suo rendimento è stato al di sotto delle aspettative e che Martinez ha fatto ben poco per tentare di mettere in difficoltà Ventura nelle sue scelte di formazione. 

 

Tuttavia, Martinez ha cominciato ottimamente la stagione, quando ad Agosto in Torino-Pescara, match del terzo turno di Coppa Italia, ha fatto vedere di essere pronto per essere di nuovo protagonista. In quella partita non partì titolare, ma una volta entrato si rese subito protagonista con una pregevole azione personale terminata con la rete che ha portato il Toro sul 4-1. 

 

Dopo quello scampolo di gara, l’attaccante venezuelano non ha offerto prestazioni convincenti e, nonostante sia riuscito a ritagliarsi il suo spazio anche in campionato, dove finora ha collezionato 7 presenze, non ha soddisfatto mai il tecnico, che di volta in volta gli ha preferito Quagliarella, Maxi Lopez e anche Belotti. Ad inizio campionato ha giocato 29 minuti a Frosinone, subentrando dalla panchina, è stato schierato titolare contro la Fiorentina, ma non è mai risultato decisivo. Così un po’ l’agguerrita concorrenza di attaccanti inizialmente più in forma, un po’ la sfortuna di essere rimasto vittima dell’ultimo attacco influenzale (una mononucleosi che lo ha fermato a lungo), hanno fatto sì che non venisse quasi più preso in considerazione in queste ultime gare. La sua ultima occasione per tentare di ribaltare le gerarchie l’ha avuta in Coppa Italia, l’1 dicembre, contro il Cesena, gara in cui però non ha brillato: tante occasioni da rete, tutte sprecate (anche per colpa di un po’ di sfortuna), e in seguito solo 4 minuti in campionato, al termine di Torino-Roma (in quel caso, però, buon approccio alla gara e giocata decisiva nell’azione del rigore fischiato ai granata). 

 

Le qualità e l’impegno del giocatore sono indubbi,ma sicuramente Martinez si trova in un momento non positivo della sua carriera. Per il momento il Torino non sembra intenzionato a privarsi di un giocatore su cui ha voluto e vuole continuare a scommettere, a condizione, però, che si riveli all’altezza di poter far parte di questa squadra e riesca a scalare posizioni nelle gerarchie di Giampiero Ventura. 


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