Una partita fra Torino e Udinese che finisce 0-0 con pochi sussulti; un faccia a faccia fra due squadre che chiuderanno la stagione nelle zone medio-alte della classifica, ma ben lontane dalla Roma campione d’Italia. Cosa potrà mai avere di storico un confronto del genere? Una sola parola: Puliciclone.

E’ domenica 6 febbraio 1983, sono le 15 quando Paolo Pulici scende in campo contro il Toro, per la prima volta. Sembra un controsenso, invece è il frutto della politica di ringiovanimento decisa l’estate precedente dalla nuova società. Orfeo Pianelli ha appena ceduto le quote del Torino a Sergio Rossi e l’uomo-mercato Luciano Moggi fa il resto, facendo sapere ai giornali che Pulici non è più da Toro. “Io chiesi di poter fare la preparazione con la squadra, per verificare se quel che diceva Moggi fosse vero: mi risposero di sì, poi invece mi cedettero all’Udinese – è la ricostruzione di Pupi che poi svela -. In realtà, il vero motivo era un altro: Pianelli aveva venduto la società ma non il mio cartellino, che volle regalarmi. Insomma, per Moggi io non rivestivo più alcun interesse, stando così le cose”.

Sia come sia, il calendario fissa la data: è domenica 6 febbraio 1983 il grande giorno del ritorno di Pulici al Comunale. Prima della partita è un tourbillon di premiazioni, di festeggiamenti, di lacrime. Poi si gioca: il totem granata parte dalla panchina e viene schierato dal tecnico friulano Ferrari a venti minuti dalla fine. Ha il groppo in gola, Pupi, tanto che quando Surjak calcia una punizione destinata ad impegnare seriamente Terraneo, è proprio lui a deviare il pallone, manco fosse un difensore granata. Ha il groppo in gola, la Maratona, tanto che quando Danova, suo marcatore proprio come nel giorno dello scudetto, commette fallo, viene giù lo stadio.
Storia di un grande amore. Che non finirà mai.

 

TORINO-UDINESE 0-0
TORINO: Terraneo, Van De Korput, Beruatto, Corradini, Danova, Galbiati, Zaccarelli, Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi (37’ st Bonesso). A disposizione: Copparoni, E. Rossi, Salvadori, Cravero. All. Bersellini.
UDINESE: Corti, Galparoli, Tesser, Gerolin, Edinho, Cattaneo, Causio, Miano, Mauro (40’ st Orazi), Surjak, Virdis (26’ st Pulici). A disposizione: Borin, Chiarenza, De Giorgis. All. Ferrari.
ARBITRO: Ballerini di La Spezia.
NOTE. Spettatori: 25.811 di cui 16.883 paganti e 8.928 abbonati per un incasso di 104.066.000 lire.