Una storia come nessun’altra squadra al mondo ha. Più di cento anni fatti di Baloncieri, Rossetti e Libonatti, Filadelfia, Grande Torino, Superga, Meroni, Barbaresco, Ferrini, Pulici e Graziani, 3-2, Vatta, Leo Junior, Licata, Madrid, pali ad Amsterdam, sedie alzate, buche sul dischetto, fallimento e rinascita. Per raccontarvi questa storia unica, ogni giorno vi proporremo una partita, un evento, un personaggio che ha fatto la storia del Toro, legati alla data del giorno. Insomma, una pillola di storia granata, perché, come scrisse Montanelli, “un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”.
La storia è iniziata esattamente 109 anni fa. Era la sera del 3 dicembre del 1906 quando il Football Club Torino venne fondato. La birreria Voigt (oggi bar Normann) di via Pietro Micca, proprio nel centro di Torino, a due passi da piazza Castello, fece da scenario alla sua nascita.
ll calcio arrivò in Italia verso la fine dell’800; a Torino la prima società ad essere fondata fu, nel 1891, l’Internazione Torino, presieduta dal Duca degli Abruzzi, nipote di Vittorio Emanuele II. Tre anni più tardi nacque il Foot Ball Club Torinese che, nel 1900, assorbì l’Internazione. Questa squadra aveva la maglia a strisce verticali oro e nere. Il 3 dicembre del 1906, i dirigenti del Torinese siglarono un’alleanza con alcuni dissidenti della Juventus, guidati dallo svizzero Alfredo Dick, fondando il Foot Ball Club Torino. Presidente della società fu nominato Hans Schoenbrod. Per quanto riguarda il colore della maglia, fu abbandonato il nero-oro del Torinese e venne da subito scelto il granata.
Esistono due versioni sul perché si sia scelto proprio questo il colore. La prima vede il motivo nel colore di maglia del Servette, squadra per la quale avrebbe tifato Dick. La seconda, invece, sostiene cheil colore di maglia granata sia stato un omaggio al Duca, nominato presidente onorario. Il granata era infatti il colore che aveva adottato la Brigata Savoia nel 1706, esattamente 200 anni prima. In quell’occasione il colore granata voleva ricordare quello del sangue, in omaggio al messaggero caduto per portare la notizia della vittoria nella guerra contro i francesi che avevano assediato la città di Torino. In seguito a quella vittoria, per rispettare un voto fatto alla Madonna, il re Vittorio Amedeo II incaricò l’architetto Filippo Juvarra di costruire l’edificio che, insieme al Filadelfia, è entrato più di tutti nella storia del Torino: la basilica di Superga.
La prima partita del Football Club Torino fu giocata il 16 dicembre contro la Pro Vercelli. Il risultato finale fu di 3-1 per i granata. Quella sera di 109 anni fa, il 3 dicembre del 1906, si è iniziato a scrivere una delle più belle storie del mondo: la storia del Torino.