Moreno Longo dimostra grande determinazione alla vigilia della sfida di ritorno contro il Middlesbrough in Youth League. “Credo che la gara dell’andata abbia rispecchiato un Toro bello ma sfortunato” sono le parole del tecnico della Primavera del Torino. “Abbiamo giocato una buona gara, ma abbiamo subito un passivo pesante perché c’è stata anche tanta sfortuna, con due traverse e un gol probabilmente regolare annullato. Ma siamo stati ingenui, perché abbiamo perso una palla facile e abbiamo concesso loro il primo gol, e poi non siamo riusciti a gestire bene i momenti immediatamente successivi alla rete subita. Il passivo avrebbe potuto essere diverso. Che Toro sarà domani? Cinico, dobbiamo cercare di segnare molto, almeno 3 gol, ma al contempo evitare di subire gol“.
Continua poi il tecnico: “L’importante è crederci, guai a non crederci! Questa deve essere una prerogativa che contraddistingue il Torino: è la base di ogni nostro progetto tattico. Come noi abbiamo preso tre gol lì, qui possiamo riuscire a ribaltare il risultato. Nulla è impossibile, dobbiamo provarci”.
Il Toro domani è atteso alla partita perfetta, magari anche grazie all’aiuto del pubblico che potrà partecipare numeroso: “La partita perfetta sarà d’obbligo, almeno provarci. Poi non sarà facile, ma se riusciamo ad arrivare alla fine del primo tempo con un gol segnato, possiamo davvero tenere aperta la speranza. I tifosi potranno darci una mano, davvero. Un gol, magari, lo segneranno proprio loro. Cuore caldo e testa fredda, non è una frase fatta. È quanto dobbiamo perseguire noi: dobbiamo cercare di creare tante palle gol, ma dobbiamo essere molto attenti a non subire. Prendere gol potrebbe compromettere tutto. Dovremo essere bravi, e molto concentrati”.
Il risultato può cambiare? “Il Middlesbrough perdeva 5-1 contro il Reims: la Primavera prevede in campo 22 ragazzi di 17-18 anni. Noi giuidichiamo errori di gioventù errori di ragazzi che magari hanno 23 anni e giocano in Serie A, quindi figuratevi cosa può succedere a questo livello. Questo deve essere un motivo in più per crederci, perché non sappiamo loro come potranno venire qui, magari patiranno il fattore ambientale. Sulla formazione: non avremo Osei e Procopio, ma abbiamo fiducia in tutti i ragazzi. Chi c’è si deve rimboccare le maniche, e poi alla fine tireremo le somme. Sarà una serata dove i ragazzi daranno il 110%, e con un pizzico di fortuna si potranno incastrare delle dinamiche che ci faranno magari centrare un risultato storico“.