Nella ricerca di un registra, il Toro ha più volte messo gli occhi su di lui, arrivando a trattare, anche nella scorsa stagione, per portare il giocatore in granata. Le sue doti tecniche, la capacità di adattarsi a ricoprire anche ruoli differenti dal suo, l’abilità nella costruzione del gioco e la sua intelligenza e precisione in fase di impostazione hanno infatti sempre fatto gola a Ventura che non ha mai negato di apprezzare le caratteristiche di un giocatore esperto e senza dubbio utile alla causa: Luca Cigarini. Accostato più volte al club granata, Cigarini però al Toro no approda (al posto suo arriverà Baselli) e domenica i granata li affronterà da avversario.

 

Un giocatore che da possibile nuovo regista del Toro, potrebbe diventare una spina nel fianco per Ventura e suoi giocatori. Dopo una parentesi tra Napoli e Siviglia, nel 2011 Cigarini torna all’Atalanta e il rendimento positivo con i bergamaschi gli vale la conferma, tanto che diventerà in breve tempo una delle pedine più importanti della squadra di Reja. L’inizio stagione non è stato facile per il centrocampista bergamasco. L’operazione al ginocchio sinistro lo costringe ai box, obbligandolo a saltare le prime due partite di campionato. Tornerà a disposizione solo in occasione della terza giornata quando l’Atalanta affronta il Sassuolo. Da quel momento, pur partendo spesso dalla panchina, la stagione comincia a prendere una piega del tutto diversa. Contro il Carpi arriva la prima rete in campionato, su rigore, e nel pareggio contro il Milan si guadagna anche la fascia da capitano. L’Atalanta ha ritrovato il suo leader. Tecnica, caparbietà, grinta e cattiveria agonistica. Insomma il vero e proprio trascinatore dei bergamaschi non può che essere proprio Cigarini.

 

Domenica, contro quella che sarebbe potuta diventare la sua nuova squadra, il tecnico bergamasco punterà, quasi sicuramente, proprio sul suo trascinatore per continuare il percorso positivo intrapreso fin a qui. Un trascinatore a cui il Toro dovrà fare attenzione, soprattutto vista anche la sua abilità indiscussa sui calci piazzati, cercando di chiudere il più possibile la strada al centrocampista. Anche da lì, infatti, potrebbe passare il ritorno del Toro alla vittoria e la ripresa di un cammino interrotto da troppe partite. 

 

 


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