E ora la palla può passare, davvero, ai rinnovi. Dopo quelli di Petrachi e Ventura, previsti da tempo ma ufficializzati soltanto nella giornata di oggi, il Toro cercherà di chiudere il discorso legato alle situazioni più delicate, quelle che riguardano i “big” che restano in attesa di una proposta che possa mettere tutti d’accordo e siglare, così, il prolungamento. E se Vives ha già firmato (con lui anche Gazzi, che ha ottenuto il rinnovo automatico visto il numero di presenze ottenute lo scorso anno), e se Moretti e Bovo hanno già il contratto praticamente in tasca, restano da definire le questioni legate a Glik, Maxi Lopez e Bruno Peres.
Per l’attaccante la situazione resta sospesa: non c’è un sì, non c’è un no. Le trattative continuano, perché il Toro vorrebbe avere un’idea più precisa sul rendimento del giocatore in questa stagione, prima di blindaro per altri tre anni a cifre rialzate rispetto a quelle finora percepite (circa 600mila euro netti all’anno). Ed è per questo motivo che, ancora, non si è trovata la quadratura del cerchio: si vorrà capire, innanzitutto, se il giocatore è davvero fortemente intenzionato a rimanere in granata, mantenendo sempre alto l’impegno ed evitando quei bassi che ne hanno condizionato pesantemente il rendimento nel corso degli anni passati.
E se per l’attaccante è quindi tutto fermo, comincia invece a muoversi qualcosa per Glik e Bruno Peres. Prima di tutto, il capitano: le contrattazioni sono partite, l’accordo si può trovare a circa 750mila euro fino al 2018 (un altro anno, insomma), durata che blinderebbe di fatto il difensore per ancora diversi campionati all’ombra della Mole. Glik stesso sembra fortemente intenzionato a rimanere, facendo capire di essere ampiamente a disposizione per valutare, con il suo entourage, qualsiasi proposta di contratto da parte di Cairo. Proposta che invece non ha ancora soddisfatto Bruno Peres, il cui agente è tornato in Europa e verrà presto in Italia, per parlare nuovamente con la dirigenza granata e discutere del prolungamento, ma soprattutto dell’adeguamento. Non ha convinto la proposta di un ritocco a 650mila euro con scadenza al 2020, non per quanto riguarda la durata, quanto per l’offerta di base, che il brasiliano vorrebbe più alta. Se ne riparlerà, con l’obiettivo di arrivare per la fine di dicembre a un’intesa, o quantomeno un’idea di massima, per tutte le situazioni sopra elencate. Prima di tutto, bisognava dare un segnale a livello dirigenziale e di guida tecnica. Poi, a catena, tutti gli altri. In casa granata, è tempo di conferme.