“Essendo io mancino, giocare a destra non è stato facile. Tutto sommato mi sono trovato bene”. Parole di Gaston Silva, una delle note più liete della domenica granata. L’uruguaiano, schierato contro l’Inter da Ventura nella posizione solitamente occupata da Bovo o Maksimovic, è stato autore della sua più convincente prestazione da centrale difensivo da quando indossa la maglia del Toro.

 

Nello scorso campionato Silva, quando aveva sostituito Moretti come centrale di sinistra, non era mai riuscito a convincere pienamente, tanto che le sue prestazioni migliori erano state nel ruolo di terzino. Ruolo nel quale è riuscito anche a mettere a segno quello che finora è il suo unico gol in granata: il 5-1 definitivo con il quale il Toro ha espugnato il campo del Copenaghen in Europa League. Anche in questa stagione, Silva era stato finora utilizzato esclusivamente come terzino sinistro: prima nei venti minuti finali della partita contro il Palermo, quando entrò in campo al posto di Maxi Lopez dopo l’espulsione di Molinaro, poi nella trasferta sul campo del Carpi.
Contro l’Inter, pur trovandosi di fronte attaccanti di primissima fascia come Icardi e Perisic, Silva è riuscito a mettersi in luce anche in quello che è il suo ruolo naturale: quello del centrale difensivo. L’uruguaiano ha sì commesso qualche errore, quando è stato costretto a giocare il pallone con il suo piede più debole, quello destro, ma è sempre riuscito a rimediare recuperando immediatamente il pallone. È così che dalla sua parte l’Inter non è mai riuscita a sfondare.

 

Silva ora ha lasciato il Torino per rispondere alla convocazione della propria nazionale con la quale sarà impegnato nelle gare di qualificazione al prossimo Mondiale. Partite, quelle contro Ecuador e Cile, che potrebbero far continuare il percorso di crescita del giovane difensore (è appena ventunenne) e completare il percorso di maturazione che, si spera, in futuro possa far diventare Silva uno dei pilastri della difesa granata.


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La rassegna stampa del 10 novembre 2015