“Abbiamo concesso una sola occasione, e siamo stati puniti per questa“. Non è stata sbagliata l’analisi di Giampiero Ventura nel postpartita di Torino-Inter, dove il tecnico ha commentato come la produzione del gioco granata è stata superiore agli avversari, ma purtroppo assai sterile. E in effetti i numeri sembrano confermare la disamina dell’allenatore del Torino, il cui collettivo ha prodotto ben 9 tiri in totale contro i due soli dell’Inter.
Padelli completamente disimpegnato, insomma, ma comunque battuto, con l’Inter che si è poi limitata a difendere il risultato senza incantare particolarmente, ma dimostrandosi ancora una volta particolarmente cinica. Tanto possesso palla per entrambe le compagini (51% per il Toro, 49% per l’Inter), ma più possibilità di arrivare al gol da parte dei padroni di casa. I dati European broadcast development ricordano infatti che Glik e compagni hanno avuto più angoli a favore (5 a 2), si sono fatti trovare più volte in fuorigioco (6 a 3) e hanno creato otto occasioni da gol contro le cinque avversarie.
Il Toro gioca quindi d’attacco, ma non riesce davvero a concretizzare. I granata poi sono risultati più fallosi di Icardi e compagni (12 irregolarità a 6), ma hanno di fatto dominato la scena: Quagliarella, Vives, Baselli e Belotti sono i giocatori che in assoluto hanno tirato di più, Benassi è stato il maggior realizzatore di cross, insieme con Molinaro e di nuovo Baselli. Ma a decidere la partita è stato Handanovic, che ha parato ben otto volte, chiudendo la porta agli avversari e permettendo alla squadra di mantenere il primato ex aequo con la Fiorentina. Da queste statistiche il Toro dovrà ripartire. Alla ricerca di quella cattiveria che non potrà mancare, per tornare a vincere.
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