Da chi da anni calca i campi della serie A come Toni e Pogba, a chi è invece quasi un esordiente, dopo tante stagioni tra i cadetti, come Soddimo, passando per coloro che sono arrivati da poco in Italia, dopo aver ben fatto in giro per l’Europa, come Kalinic, Bacca e Kondogbia. Quelli elencati sono tutti giocatori con un qualcosa in comune. Che cosa? Sono alcuni dei dieci che nelle prime dodici giornate di questo campionato hanno fatto in modo che il Torino si trovasse sotto nel punteggio per 1-0.

Tabellini alla mano emerge che il Torino 2015/2016 ha un brutto vizio: quello di passare sempre in svantaggio. Solamente contro la Sampdoria (nell’unica partita in cui la porta di Padelli è rimasta inviolata) e contro il Palermo, Glik e compagni sono riusciti a segnare prima degli avversari. Anche contro l’Inter il Toro ha palesato tutte le sue difficoltà nell’approcciare nel verso giusto le partite, riuscendo a dare il meglio di sé nella ripresa, quando solo uno strepitoso Handanovic (insieme alla poca precisione degli attaccanti granata) ha impedito alla squadra di Ventura di trovare il gol del pareggio. Un film già visto e rivisto che, rispetto ad altre occasioni, ha avuto un finale differente. Se contro il Frosinone, la Fiorentina (e anche il Pescara in Coppa Italia) il Toro era riuscito addirittura a vincere, contro la squadra di Mancini non è invece arrivato neanche un punto.

Lo scorso anno era capitato per venti volte, su trentotto partite di campionato, che il Torino si trovasse in svantaggio, due anni fa invece, quando anche grazie ai problemi finanziari del Parma la squadra trascinata da Cerci e Immobile centrò la qualificazione in Europa League, era accaduto solamente in diciassette occasioni. I numeri di questa stagione, sotto questo aspetto, non sono certo confortanti. La pausa del campionato dovrà quindi essere sfruttata da Ventura per risolvere i problemi di approccio alla partita che hanno finora caratterizzato il sul Toro.

 

 

 

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Top&Flop di Torino-Inter

Toro, solito film e altro ko: per rialzarsi servono idee e carattere