Fa rabbia perdere così, fa rabbia perdere dopo tre punti gettati al vento nei recuperi delle ultime due partite.
Fa rabbia perdere per non avere seguito un giocatore sugli sviluppi di una punizione.
Fa rabbia perdere per non avere buttato in rete un pallone a due metri dalla porta.
Fa rabbia perdere quando il tuo portiere non fa una parata (perchè non arrivano tiri in porta) e il portiere avversario è il migliore in campo.

 

Questo è il riassunto sintetico della partita, che porta il Torino più lontano dalla zona nobile della classifica. Dopo 12 partite, si può dire che i granata hanno fatto dei cicli di quattro partite molto simili tra loro con risultati però molto diversi. Nelle prime quattro, Glik e compagni hanno espresso il miglior gioco, giocavano un tempo a partita in modo splendido e questo è bastato per vincerne tre; poi un ciclo di quattro partite disputate veramente male dove i granata hanno giocato in maniera sempre troppo attendista e supponenete, rimediando sconfitte in trasferta abbastanza inaspettate e racimolando quattro punti in casa più per demeriti altrui che per meriti propri; e poi le ultime quattro, dove hanno giocato meglio degli avversari (sì, anche a Roma), raccogliendo solo un pari per errori pazzeschi nel reparto difensivo e per una sterilità offensiva che vede il calo della forma di Quagliarella come prima causa.

 

Ora nelle prossime quattro dopo la sosta ci saranno Atalanta fuori, Bologna e Roma in casa (inframezzate dall’importantissima e non facile partita di coppa Italia contro il Cesena, da vincere a tutti i costi) e poi Sassuolo a Reggio Emilia: quattro squadre che amano giocare, con le due in trasferta che hanno valori simili ai granata anche se hanno una classifica migliore, mentre quelle in casa vedranno squadre con opposti valori. Importante sarà vincere quella con il Bologna in ripresa, mentre da non perdere quella con la Roma.

 

La partita di oggi ha visto due squadre con una fisicità molto diversa e un arbitro che tollerava molto il gioco maschio, ovvio che gli ospiti ne sono stati avvantaggiati. Pochi falli fischiati e poche ammonizioni, tre episodi dubbi in area nerazzura non sanzionati, forse anche non sanzionabili che però stridono molto con il rigore fischiato dallo stesso Irrati contro il Toro nella trasferta contro l’Hellas. I granata a mio avviso sopratutto nel secondo tempo hanno giocato meglio dell’Inter ma ciò non è bastato per quello scritto all’inizio: errori cioè decisivi nelle aree di rigore difese da Padelli, mentre i nerazzurri sono stati più attenti dietro e più cinici in avanti anche se sono apparsi a tratti imbarazzanti nel gioco in mezzo al campo. Eppure sono primi in classifica, misteri del calcio che non hanno solo il nome di Handanovic.

 

Fa rabbia perdere così, speriamo di non abituarci.

 

 

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