Aveva giocato per fare la partita, la Juventus. E ci è riuscita a metà. Perché nel secondo tempo contro il Toro, la squadra di Allegri ha subìto oltremisura l’avanzata dei granata, dimostrando di essere un collettivo ancora in crisi, per quanto in ripresa. Non stupisce quindi il dato che vede (come era accaduto a Glik e compagni con la Lazio) la squadra di Ventura con un possesso palla minore rispetto agli ospiti, 41% contro il 59%, così come il computo dei tiri va nettamente a favore di Marchisio e compagni.

 

Secondo i dati European broadcast development, infatti, i bianconeri hanno tirato verso la porta di Padelli 7 volte, contro i 4 tiri indirizzati a Buffon da parte degli attaccanti granata, così come nove sono le occasioni da gol per la Juve a differenza delle sei del Toro, con inoltre 7 angoli a favore dei padroni di casa (3 per gli ospiti).

 

Parlando dei singoli, buona è stata, statisticamente parlando, la gara di Pogba (4 tiri in porta e un gol) così come, fronte Toro, la prestazione di Vives (5 palle recuperate, il migliore della gara) e quella di Zappacosta che, subentrato, ha realizzato il maggior numero di cross per i compagni (5). Una prestazione, quella del terzino, che conferma le buone sensazioni di mercoledì scorso in casa contro il Genoa e che, nel nero sabato granata, lasciano intravedere un barlume di luce da cui ripartire, per le prossime gare. Anche i numeri lo confermano: la Juve fa di più, ma non tanto; e il Toro ha perso “solo” a causa di un atteggiamento troppo remissivo negli ultimi minuti della partita. Minuti letali.

 


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