Con il 3-3 maturato ieri sera Torino e Genoa hanno raccolto un punto a testa che è servito ai granata per mantenere la propria imbattibilità casalinga e ai rossoblù per migliorare il proprio ruolino di marcia lontano dal Ferraris. Ma ecco quali sono stati gli aspetti maggiormente positivi e negativi della partita dell’Olimpico.

 

TOP

 

IL PRIMO TEMPO DEL TORO: quello che si è visto nei primi quarantacinque minuti è stato sicuramente un bel Toro, una squadra capace di costringere l’altra a difendersi nella propria metà campo per quasi tutto il tempo, di proporre un bel calcio e di segnare due gol che hanno permesso di chiudere la frazione in vantaggio. Se nel corso di questa stagione il Toro aveva spesso peccato in fase di approccio alla partita, ieri sera le cose sono andate completamente in maniera differente.

 

IL GOL DI ZAPPACOSTA: controllo di petto al limite dell’area e destro a incrociare sul palo più distante di prima intenzione, senza neanche far rimbalzare il pallone a terra, che rende inutile il tentativo di parata di Perin e regala al Toro il momentaneo vantaggio. Il primo gol di Zappacosta con la maglia granata è un’autentica perla.

 

FLOP

 

IL GOL PRESO AL 95′: quando per il Torino i tre punti sembravano essere ormai conquistati, al 95′ è arrivata la beffa con il colpo di testa di Laxalt che ha battuto Padelli. L’esterno rossoblù ha potuto colpire il pallone tutto solo all’interno dell’area di rigore. Un episodio che, considerando minuto e risultato, ha quasi dell’incredibile: imperdonabile una tale dormita difensiva nell’ultimo minuto di recupero.

 

LE DISATTENZIONI DIFENSIVE: dopo i tre gol presi dalla Lazio, pochi giorni dopo ne sono arrivati altri tre dal Genoa. A finire sotto accusa è nuovamente la difesa: prima il pallone perso da Molinaro al limite dell’area che ha dato il via all’azione dello 0-1, poi la marcatura superficiale di Glik su Pavoletti in occasione del secondo, infine la troppa libertà concessa a Laxalt al ’95 che tutto solo ha potuto colpire di testa nell’area di rigore granata. Tre errori che sono costati al Toro due punti in classifica.

 

LE USCITE DI PADELLI: quella di ieri non è stata certo la miglior serata di Daniele Padelli da quando veste la maglia granata. Attribuire a lui le colpe del pareggio sarebbe ingeneroso oltre che sbagliato, considerato anche che sui gol del 2-2 e del 3-3 non ha colpe. Nella partita di ieri sono però da registrare diverse uscite aeree tutt’altro che perfetto da parte dell’estremo difensore: quella a vuoto nel primo tempo a causato il vantaggio del Genoa, altri palloni smanacciati hanno invece fatto correre al Toro dei brividi evitabili.

 

L’INGRESSO IN CAMPO DI TACHTSIDIS: contro il Chievo, dieci giorni fa, quella di Gasperini di mandare in campo Tachtsidis nei minuti finali si era rivelata una mossa indovinata. Il greco aveva infatti regalato, in pieno recupero, la vittoria ai rossoblù. Ieri invece, poco dopo l’ingresso in campo, il centrocampista è stato protagonista dello sfortunato autogol che ha consentito al Toro di tornare in vantaggio all’89’.


Da muro a colabrodo: la difesa è sotto accusa

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