“Abbiamo dominato noi, e quelli di oggi (sabato, ndr) sono due punti persi. Abbiamo subito gol all‘unico tiro in porta che il Toro ci ha fato“. Sinisa Mihajlovic ha analizzato in maniera forse troppo avventata la partita pareggiata dal suo Milan per 1-1 contro i granata. E a smentirlo non sono le sensazioni (di parte?) di uno stadio intero che ha saputo spingere con voga il Torino passato in svantaggio con gol di Bacca. A smentirlo sono soprattutto i numeri della partita, che parlano di un pareggio tutto sommato giusto, con le squadre che, paradossalmente, hanno pensato più a non farsi del male che a vincere. Almeno fino all’ultimo quarto d’ora di gara, dove a salire in cattedra sono stati Glik e compagni.
Il computo dei tiri in porta parla di un 3-2 (Acquah, Baselli e Lopez vs Bacca e Montolivo) a favore della squadra di Ventura, così come il conteggio degli angoli è tutto favorevole ai granata: 7-1. 28 sono state le palle perse dal Toro, contro le 27 milaniste, e 21 (a 20) quelle recuperate. Insomma, numeri (dati European broadcast development) che, almeno per questa seconda tranche di dati, confermano come la gara sia stata sostanzialmente bloccata, come dimostra anche il possesso palla che vede il Toro al 52%: distanza minima.
A colpire è stata però la cattiveria dei granata, solitamente molto corretti: ben 25 i falli ravvisati da (un insufficiente, per la verità) Gervasoni, contro gli 11 milanisti, con la maglia nera che va a Maxi Lopez, autore di 5 scorrettezze. Ottima si conferma, invece, la prova di Baselli: è il giocatore che ha confezionato più cross (2, con Molinaro) e ha portato il Milan a commettere più volte il fallo (3 ai danni dell’ex atalantino).
Insomma, una partita sostanzialmente equilibrata, con il Toro che, di fatto, ci ha provato di più. Troppo poco, probabilmente, per vincere. Ma sicuramente per non meritare la sconfitta, confermando la sensazione che, alla fine, il pareggio sia stato il risultato più giusto di tutti.