Sabato 17 ottobre 2015, dopo anni di chiacchiere, polemiche e promesse disattese, partiranno i lavori per la ricostruzione del nuovo stadio Filadelfia. Ottantanove anni dopo la sua inaugurazione verrà posata la prima pietra. Quello che vi proponiamo è un viaggio attraverso i decenni che hanno segnato la nascita del Tempio granata, la sua esaltazione grazie alle gesta del Grande Torino, il suo essere luogo di aggregazione e formazione per i giovani del vivaio, fino all’abbattimento, ai tentativi di ricostruzione e alla più recente costituzione dell’attuale Fondazione Filadelfia. Approfondimenti ed interviste ai protagonisti, oltre ad alcune curiosità legate ai personaggi che hanno reso mitico quello che non è stato solo un semplice stadio.

 

Si racconta che nelle sere di luna piena i gatti del Fila emettano all’unisono dei lunghi miagolii, in omaggio a chi ha tramandato nei decenni la loro generazione, di felini selvatici ed indipendenti, allenati alle intemperie, alle avversità. I gatti della signora Carla negli ultimi vent’anni sono stati in parte dispersi, adottati, distribuiti nei gattili di città, ma una volta all’anno scappano. Sgattaiolano per i vicoli e le strade attorno al quartiere di Santa Rita per ritrovarsi sul prato del Fila per rendere omaggio a chi ne ha preservato la dinastia. La signora Carla è stata l’ultima custode, prima che il Tempio venisse abbattuto, ha chiuso per l’ultima volta il pesante cancello di ferro del Filadelfia, ha adottato in vita tanto i gatti quanto i ragazzini del settore giovanile che si allenavano a “casa sua”, davanti alla stanza ricavata tra la segreteria della scuola calcio ed il corridoio che portava al campo, agli spogliatoi.

 

I ragazzi del Toro, quelli che sono nati calcisticamente e cresciuti al Filadelfia, hanno avuto due mamme, divenute negli anni  nonne e volate poi su nel cielo, dagli Invincibili. La Teresa e la signora Carla, così diverse e lontane per generazione, fisicamente in contrapposizione, una robusta e all’apparenza burbera, un sergente di ferro per dirla alla Radice, l’altra minuta, fragile, moretta. Diverse, ma così uguali per l’abnegazione, l’affetto profuso a piene mani in cambio di un letto in cui distendere a tarda sera le ossa, di un sorriso di un ragazzino dal cuore granata. Factotum è una parola che non rende giustizia a chi ha confortato, come uno psicologo, bambini spaesati lontani da casa, arrivati a Torino in collegio, future promesse del calcio. Le mamme del Toro hanno ripreso chi non faceva i compiti o marinava la scuola, chi non aveva rispetto della maglia, o non si comportava da Toro, hanno lavato migliaia di casacche, lucidato scarpette di campioni scudettati in cambio di un sorriso, di un mazzo di fiori, di un plateau di pasticcini.

 

Teresa ha pianto per la perdita del suo Toro sulla collina di Superga, ha gioito per lo scudetto di Orfeo Pianelli e Gigi Radice, ha vacillato il suo cuore quando ha affrontato gli ultras barricando la porta della sede di corso Vittorio, in fiamme i cassonetti della spazzatura nella notte della cessione di Gigi Lentini. Carla ha pianto per altre ragioni, quando, ormai sola con i suoi gatti a custodia del tempio, le hanno detto un giorno che avrebbe dovuto sgombrare la stanzetta fumosa riscaldata  dalla stufa a legna. Era arrivata alla fine della storia, la sua, di signora anziana e piena di acciacchi, e quella del Filadelfia, entrambi fieri, orgogliosi nonostante le crepe, per nulla vinti dal destino. “Che ne farò dei gatti?” le ultime parole con le lacrime agli occhi. I gatti ci sono ancora, figli dei figli dei Fila, ci saranno altri giovani ragazzi granata a calpestare quel prato intriso di storia, e ci saranno altre mamme a custodia dei loro cuori, e del Fila.

 

Parte 1 / Stadio Filadelfia: così è nata la casa del Toro

 

 Parte 2 / Stadio Filadelfia e Grande Torino: un binomio divenuto leggenda

 

Parte 3 / La Fabbrica del Fila, fucina di talenti per tutti i campionati

 

Parte 4 / Vatta: “Al Fila si entra in punta di piedi. Felice che rinasca”

 

Parte 5 / Le ombre del Fila: l’Avvocato

 

Parte 6 / Le ombre del Fila: il caffè di Brunetto

 

Parte 7 / Le ombre del Fila: L’Angelo dei baby

 

Parte 8 / Filadelfia: l’abbandono

 


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