Per qualcuno è ancora lontano da una forma fisica accettabile, per altri è solo una questione di tempo. La strada che Maxi Lopez dovrà percorrere per tornare ad essere il giocatore ammirato nella seconda parte della scorsa stagione è ancora lunga. Certamente è incoraggiante il passettino fatto contro il Palermo e quello, ancora più convincente, contro il Carpi. Il migliore in un pomeriggio difficile e da archiviare in fretta: al di là del calcio di rigore l’argentino ha mostrato quella voglia e quel carattere mancati alla maggior parte dei compagni.

 

Un momento delicato per Maxi Lopez, il cui inizio non brillante sembrava aver allontanato ogni discorso sul prolungamento del contratto. Così non è, perché già al momento dell’esercizio da parte della società dell’opzione fino al 2016 si era solo rinviato di qualche tempo il discorso prolungamento. Il Toro aspettava una risposta dal campo, quella risposta sembra finalmente prendere forma grazie a prestazioni in crescendo.

 

Fino a sabato scorso era Quagliarella l’unico attaccante ad essere andato in gol e al suo fianco Ventura aveva fatto ruotare, con scarsi risultati, prima Maxi Lopez, poi Martinez, poi Belotti. Presto per dire se il Toro ha finalmente trovato la sua coppia d’attaccanti titolari, non fosse altro per le grandi aspettative della società (e dei tifosi) su Belotti, anche dato lo sforzo economico di Urbano Cairo.

 

 

 


Toro, si torna al lavoro: porte aperte in Sisport

La rassegna stampa del 5 ottobre 2015