A Modena il Torino è entrato, pur facendone volentieri a meno, nella storia del Carpi. Il 2-1 con cui si è conclusa la partita è infatti il punteggio della prima storica vittoria in serie A della squadra emiliana. Nelle brutta serata del “Braglia”, tra le poche note positive in casa Toro c’è Gaston Silva.

 

L’uruguaiano, come aveva già fatto in altre situazioni di emergenza, si è adattato a giocare in un ruolo che non è propriamente il suo: quello di terzino sinistro e, soprattutto nel primo tempo, ha occupato bene quella posizione di campo. Non è un caso che le azioni più pericolose dei granata, nei primi quarantacinque minuti, siano passate proprio da Silva: prima la conclusione che Belec ha respinto con il corpo con qualche difficoltà, poi l’assist per Maxi Lopez che ha sfiorato il gol con un diagonale che è terminato di poco lontano dal secondo palo. Nella ripresa, pur calando soprattutto in fase di spinta, Silva ha continuato a dare il proprio apporto in fase offensiva, tanto che le principali occasioni costruite dalla squadra di Ventura sono arrivate principalmente dalle azioni costruite sull’out di sinistra.

 

A partire dalla prossima giornata, salvo nuovi infortuni, l’emergenza difensiva che ha colpito il Toro dovrebbe parzialmente rientrare: Molinaro sarà nuovamente a disposizione dopo aver scontato il turno di squalifica, Avelar potrebbe aver smaltito l’infortunio che lo aveva fermato nel corso della partita contro l’Hellas Verona. Gaston Silva non si dovrà quindi più adattare ad occupare un ruolo non suo e potrà tornare a lavorare per cercare di scalzare dall’undici titolare Moretti. Ventura sa però che, in caso di necessità, potrà comunque contare in un Gaston Silva pronto a sacrificarsi in ruolo diverso dal suo. “Mi piace giocare in entrambe le posizione – ha detto lo stesso numero 21 dopo la partita contro il Carpi – spero però che Avelar e Peres possano recuperare al più presto”.

 

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Toro scarico e distratto: ancora un passo indietro

La rassegna stampa del 4 ottobre 2015