Vuole davvero arrivare in alto questo Torino. Ma il cammino è tortuoso e irto di ostacoli e Giampiero Ventura lo sa bene. Il successo, di carattere, contro il Palermo permette di cementare un gruppo molto solido e, soprattutto, di riconsolidare quelle piccole crepe che si erano create dopo la sfida, fallimentare, contro il Chievo. “Sconfitte ce ne sono state, e ce ne saranno ancora” è il monito di Ventura, “e soltanto i presuntuosi pensano di vincerle tutte“. In effetti, il “ritorno sulla terra” dopo la sconitta contro Meggiorini e compagni, aveva spento – forse in maniera anche troppo esagerata – gli iniziali entusiasmi in casa granata.
Ma la reazione, da grande e caparbia squadra, c’è stata, e conferma che il Torino, per lottare per un posto in Europa, c’è davvero. Nonostante le espulsioni, nonostante gli infortuni, tanti (anche troppi) che stanno falcidiando la rosa dopo poche giornate dall’inizio del campionato. Ma una rosa vincente si nota soprattutto nelle avversità, senza però troppo soffermarsi su una classifica che, ancora molto provvisoria, sta però tanto sorridendo alla squadra.
Un terzo posto tutt’altro che fortunoso, per Glik e compagni, ma un terzo posto che, molto chiaramente, Ventura non vuole considerare. Le parole dopo Palermo sono state chiare: “L’aspetto positivo è che giochiamo da Toro, e questo mi fa felice. Ma non dobbiamo guardare la graduatoria. Concentriamoci partita dopo partita, mettiamo un mattone alla volta“. E vinciamo tutti insieme. Perché l’EuroToro, quello delle certezze, non più delle sorprese come Cerci e Immobile, ha ora bisogno di tanto equilibrio e di tanta voglia di continuare a vincere. Con la voglia di diventare, tornare a essere, realmente protagonisti in un campionato difficile come quello di Serie A.