Dopo il Toro, c’è il Chievo. Sta attraversando un momento magico la squadra di Maran, che gioca bene, vince, e, soprattutto, fa divertire il suo pubblico di casa in gare non soltanto combattute a livello agonistico, ma ricche di spettacolo e di gol. Con otto reti segnate, infatti, i clivensi possono vantare il quarto attacco della Serie A, dietro al Napoli (a quota 10), Sampdoria e, appunto, i granata (9 gol). E possono farlo grazie alla felice riscoperta di Birsa e Meggiorini, passando per la conferma di Paloschi, bomber della squadra.
Tre i gol segnati dall’ex Primavera del Milan, per il quale Campedelli ha fatto uno sforzo in estate prolungandogli il contratto: è attualmente il capocannoniere della rosa, che riesce ad andare in gol, si diceva, con facilità grazie alle buone azioni corali che tengono impegnati tutti i giocatori del reparto. E non è casuale, infatti, che a segno siano andati anche Meggiorini e Birsa (due reti per entrambi), che stanno giovando delle novità tattiche approntate da Maran. Per l’ex attaccante del Toro, l’anno è cominciato alla grandissima e non solo per le reti segnate, ma anche per gli assist (di cui uno, contro la Lazio, da capogiro) indirizzati ai compagni. L’altro ex Toro, il fantasista, si sta anche scoprendo esperto nei calci piazzati – sempre con i biancocelesti di Pioli è stata magistrale l’esecuzione della punizione –, ed è riuscito a trovare a Verona la sua dimensione ideale per giocare con regolarità e, soprattutto, essere davvero determinante.
E se ancora aspettano di sbloccarsi Mpoku e Pepe, chi invece ha già potuto esultare è Hetemaj, autore della rete alla Juve con un tiro da fuori, figlio però di un’altra azione ben manovrata. Insomma, un Chievo che sa trovare la porta con facilità e che, domani, è atteso all’esame di una difesa che, l’anno scorso, si è dimostrata particolarmente rocciosa. Una bella sfida, in tutti i sensi. Per due squadre che non vogliono smettere di incantare.