Massima apertura da parte di entrambe le parti, ora il Toro e Kamil Glik possono davvero pensare di proseguire insieme, con i granata intenzionati a blindare il capitano per tante altre stagioni, e un contratto adeguato verso l’alto. Dopo le schermaglie di inizio estate (l’agente aveva chiesto prima delle vacanze di ridiscutere durata e cifre, proposta di fatto non accolta da Cairo), a ottobre si giocherà un’importante partita sulle scrivanie, di dirigenza e procuratore, per arrivare all’accordo. E pensare che il difensore-bomber, esploso con Ventura, aveva siglato un nuovo sodalizio con il club soltanto un anno (solare) fa: era il 2014, e l’ex Palermo era passato dai 300mila euro fino a quel momento percepiti a circa 500mila, adeguandosi alla media del resto della rosa e prolungando fino al 2017.
Adesso, la base di discussione è decisamente più alta: altri due anni rispetto a quella scadenza, con l’intenzione di arrivare quindi al 2019 (per quella che diventerebbe la sua settima stagione in granata), a circa 800mila euro a stagione, più bonus per reti segnate e per il raggiungimento di obiettivi quali Europa League, Champions League, ma anche Coppa Italia e Scudetto. Insomma, la possibilità di proseguire ancora insieme è davvero concreta, e lo stesso Cairo non ha voluto smentire nulla.
“A ottobre ci incontreremo con i giocatori che hanno delle questioni aperte con noi, per trovare l’intesa definitiva“, aveva dichiarato il presidente granata a margine della conferenza stampa di presentazione di Belotti. Intesa che, nei piani presidenziali, non dovrebbe essere, in senso lato, così difficile da trovarsi. E in particolare per Glik, che nel Toro che continua a puntare sempre più in alto rimarrebbe più che volentieri, la questione potrebbe essere più facile del previsto. Una nuova bandiera in casa granata? Forse è troppo presto per dirlo. O forse è un concetto ormai obsoleto. Ma romanticamente, ancora ci si pensa. E la possibilità che a indossare la fascia di capitano della squadra sia, per ancora lungo tempo, sempre lo stesso giocatore non sembra così remota. Anzi, si fa sempre più concreta.