C’è tanta curiosità intorno a quei “20 milioni in panchina” che ha ricordato Urbano Cairo al termine di Frosinone-Torino. Di quei venti, a dire il vero, ben 13 riguardano solo due giocatori: Belotti e Zappacosta, due colpi grossi della dirigenza granata che sono in attesa del debutto in gara ufficiale. Soprattutto il terzino, già a disposizione di Ventura da oltre un mese, scalpita per poter avere l’occasione di giocare nel suo nuovo stadio, davanti al suo nuovo pubblico, cosa che stava già per avvenire contro il Pescara, non fosse che un piccolo infortunio occorso a Kamil Glik avesse portato a modificare i piani dell’allenatore granata. Poco male, chiaramente, le occasioni per Zappacosta non mancheranno di certo in campionato e Coppa Italia, ma la concorrenza con Peres è agguerrita, e il giocatore brasiliano sta mettendo in seria difficoltà l’allenatore, con le sue ottime giocate, i suoi dribbling e i suoi scatti che hanno permesso di cambiare volto alla gara sia contro il Pescara, sia contro il Frosinone.
Va da sè che l’inserimento dei giocatori, per Ventura, è sempre stato graduale. Soprattutto per quelli che non sono potuti arrivare da subito in ritiro, proprio come Zappacosta, che, godendo di un prolungamento delle vacanze post Under 21, è arrivato a lavori in Valtellina già bene avviati. Una chance contro la Fiorentina? Se non sarà domenica prossima, sarà in una delle partite successive, per dare il cambio ai giocatori che, secondo i piani della preparazione estiva, entreranno in forma in maniera graduale.
E in maniera graduale, ma a livello di schemi, deve ancora entrare Andrea Belotti. Arrivato come si voleva, ma leggermente in ritardo rispetto al previsto, il giocatore sta a poco a poco ambientandosi nella nuova realtà, ma non ha ancora affinato i meccanismi con i compagni. Poco per volta, ci riuscirà, ma come ormai noto con un allenatore come Ventura ci vorrà del tempo prima che possa davvero “promuovere” un giocatore. Fretta non ce n’è, il contributo di tutti sarà necessario durante la stagione. E anche quei 20 milioni in panchina sapranno ampiamente rivelarsi utili, per cercare di raggiungere quell’obiettivo malcelato che è l’Europa League, che società e tifosi granata sperano davvero possa essere nuovamente centrato.