Roberto Stellone esordirà in Serie A da allenatore contro il Torino, la squadra che l’ha portato alla definitiva maturazione calcistica. Mettere i protagonisti di fronte al proprio passato è una delle tante coincidenze a cui ci ha abituato il calcio e l’allenatre romano non avrebbe potuto avere inizio di stagione più nostalgico. Con la maglia del Toro, Stellone ha infatti collezionato ben 118 presenze tra il 2005 e il 2009, facendosi apprezzare per la sua grande forza fisica e la sua abilità nel proteggere il pallone. Meno decisivo nella finalizzazione: solo 16 gol, 7 dei quali in Serie B.
Da calciatore, Stellone ha un curriculum di tutto rispetto: Ascoli e Lecce in Serie B, agli esordi, prima del passaggio al Napoli, dove rimane per quattro stagioni (tre in serie B e una in Serie A) mettendo assieme 90 presenze e 30 gol. Dopo Napoli, un anno alla Reggina in massima serie e poi il ritorno in Serie B con la maglia del Genoa in quella che diventa la sua stagione più prolifica: 29 presenze e 17 gol, statistiche da attaccante di prima fascia. Proprio questi numeri convincono il nuovo Torino di Cairo a puntare su di lui nel 2005 per la “stagione della ricostruzione” che si trasforma, giornata dopo giornata, in una stagione trionfante, culminata con lo splendido successo nella finale playoff di ritorno contro il Mantova, davanti alle 60000 persone del” Delle Alpi”. Stellone viene confermato anche nei successivi tre campionati di Serie A, dove si rivela una pedina preziosa e affidabile, nonostante le grandi difficoltà della squadra.
Nel 2009 il passaggio al Frosinone e l’addio ai colori granata. Due stagioni in Serie B con la maglia dei ciociari in cui si distingue per esperienza e intelligenza tattica. Caratteristiche che spingono proprio la dirigenza del Frosinone ad affidargli la panchina della squadra nel novembre 2011 in Lega Pro. Scelta che si rivela azzeccatissima perché, dopo mezza stagione di assestamento, il Frosinone conquista la promozione in Serie B il 7 giugno 2014. La vera impresa arriva però nel campionato successivo in cui, da neopromosso, riesce a centrare la promozione in massima serie, al termine di un campionato straordinario. Ora l’allenatore romano deve misurarsi con la Serie A. L’obiettivo è la salvezza, ma con il tempo capiremo se anche quest’anno il Frosinone di Stellone riuscirà a stupire.