L’identikit arriva direttamente da Giampiero Ventura. L’allenatore, nella lunga intervista al termine della prima parte del ritiro estivo (quella di Bormio) ha tracciato il profilo dell’innesto, un attaccante, che manca ai granata per completare l’organico in vista della prossima stagione.  “Nomi non ne faccio – ha detto il tecnico del Toro – ma serve un giocatore che abbia rapidità e che attacchi la profondità, viste le caratteristiche di chi già è in gruppo”. La rosa dei nomi è abbastanza ristretta: il Toro segue ormai da tempo Andrea Belotti, obiettivo numero uno, senza perdere di vista Abel Hernandez (il cui status da extracomunitario proveniente da campionato estero non costituisce più un problema) e nemmeno quel Defrel che non si è ancora accordato col Palermo nonostante le dichiarazioni delle parti interessate (in particolare il Cesena che detiene il cartellino) considerassero la trattativa ormai quasi chiusa. 

Attaccante rapido e bravo ad attaccare la profondità: non sono caratteristiche che si discostano del tutto da quelle che attualmente ha Josef Martinez. Ed è evidente che il Toro, stando alle parole di Ventura, cerca un attaccante del genere, avendo già in rosa giocatori differenti per caratteristiche come Maxi Lopez e Quagliarella (e Amauri, più sullo sfondo).

 

La via è tracciata e si discosta da quelle che sembravano le strategie ad inizio mercato. Attaccanti meno “di peso”, come l’ex obiettivo Zapata, e ricerca di un giocatore più rapido. Molto dipenderà da Belotti: il rosanero, dichiarato incedibile dal proprio allenatore, è sempre in cima alla lista ma evidentemente non potrà essere inseguito per tutta l’estate. I granata sanno di poter attendere ancora qualche giorno prima di abbandonare la corsa alla punta del Palermo e vagliano le alternative. Seguendo il ragionamento di Giampiero Ventura restano in piedi le candidature di Abel Hernandez e di Gregoire Defrel. Ingaggio alto per l’uruguaiano (il cui agente arriverà in Italia e parlerà anche, ma non solo con il Toro), situazione indecifrabile per il giocatore del Cesena, dopo il tira e molla degli ultimi giorni con il Palermo. La dirigenza granata sa di avere dalla sua il termpo necessario per aggungere l’ultimo tassello: senza fretta, certo, ma anche consapevole che – come accaduto per il resto della rosa – portare in ritiro da subito il nuovo acquisto aiuterebbe il giocatore ad assimilare gli schemi di Ventura.