Non si sblocca la situazione legata all’attaccante, in casa Toro, né è previsto che si possa sbloccare a breve. Ma prosegue, a piccoli passi, la trattativa per Andrea Belotti, che i granata vogliono fortissimamente, avendo individuato nel giovane attaccante classe ’93 l’elemento ideale per completare il reparto e rendere la squadra più competitiva. Non da pochi giorni, ma da settimane, Cairo e Petrachi stanno lavorando ai fianchi del Palermo per fare in modo che, al di là delle dichiazioni di facciata di Zamparini, si possa arrivare a un accordo con i rosanero.
Per ora il Toro aspetta. Aspetta che Defrel firmi proprio con il Palermo, l’unica squadra ad avere finora trovato l’accordo con il Cesena per il trasferimento. Aspetta che Zamparini, di conseguenza, abbassi le pretese e si “accontenti” di circa 7 milioni di euro per la cessione dell’ex AlbinoLeffe. Aspetta che sia lo stesso giocatore, che con il Toro ha già un’intesa di massima, a forzare la mano, o comunque a far capire anche al Palermo che la partenza in direzione Torino sarebbe la soluzione migliore per tutti. Questo perché il Palermo ha intenzione di investire molto per il reparto avanzato: sia per trovare un compagno di reparto compatibile con Vazquez (e per i rosanero, Belotti è più un’alternativa, che un giocatore complementare all’ex compagno di Dybala), sia per offrire a Iachini giocatori dalle caratteristiche diverse, alcuni presi anche dall’estero vista la rete di contatti dell’attuale ds Gerolin.
E il Toro, quindi, aspetta. Con Belotti nettamente in cima alle preferenze, e con tutti gli altri giocatori (Defrel compreso, finché non firmerà con il Palermo) molto più indietro. Ecco perché difficilmente l’arrivo per l’attacco arriverà per Bormio, ma si cercherà di fare in modo che possa invece essere parte del gruppo alla partenza per Chatillon. Un’intenzione, non una promessa. E intanto Toro e Palermo continuano a trattare. Con Belotti al centro dei discorsi.