nostri inviati a Bormio

Valentino Della Casa / Ivana Crocifisso

 

È un cantiere aperto il nuovo centrocampo a disposizione di Giampiero Ventura. Tra nuovi arrivi (tanti) e conferme, i delicati equilibri della nuova linea mediana granata necessitano di essere curati alla perfezione, affinché il Toro possa compiere un altro balzo in avanti, in qualità di gioco e, cosa ancor più importante, resa dei punti. In quasi una settimana di Bormio, il tecnico granata ha già potuto conoscere bene Obi, provare in un altro ruolo Stevanovic, avere le conferme dei “soliti” Vives e Gazzi, inizare a osservare Baselli e Acquah. Il tutto, aspettando ancora Benassi, il cui arrivo completerà il reparto e permetterà al tecnico di lavorare con il settore al completo.

 

E ieri, in occasione della prima uscita amichevole della stagione, si sono già potuti notare i primi progressi, avere le prime indicazioni, di come sarà questo nuovo centrocampo. Innanzitutto, e in maniera molto più incisiva rispetto allo scorso anno, ciò su cui farà deciso affidamento Ventura saranno gli inserimenti. Obi e Acquah – a sinistra il primo, a destra il secondo – sono stati spesso autori di pericolose incursioni nell’area avversaria, oltre al fatto che per entrambe le mezzali è decisivo il lavoro a catena con i terzini: triangolazioni frequenti, che portano spesso proprio i centrocampisti al cross, liberandosi dell’uomo in marcatura, e continui scambi di posizione con gli uomini di fascia sono i movimenti maggiormente richiesti, cosa che renderà particolarmente dispendioso il ruolo.

 

Di qui, la necessità di avere più soluzioni, tante alternative. Detto di Baselli che non sarà solo, o tanto, il regista della squadra (un centrocampo così votato all’attacco richiederà un centrale fisicamente importante e molto attento alla fase difensiva), ma che potrà essere impiegato anche come interno, la novità grossa resta l’impiego di Stevanovic. Le indiscrezioni che avevano confermato la sua presenza nel ritiro della squadra, parlavano anche di un possibile cambio di ruolo per il giocatore, abituato a giostrare da esterno. Sia in allenamento, sia poi in amichevole, l’ex Spezia è stato impiegato contro la Bormiese da mezzala destra “pura”, in grado di sfruttare le sue capacità nei cross dal fondo, ma con il compito di stare molto attento ai movimenti che faceva il compagno Bruno Peres. Certo, l’avversario era tutt’altro che proibitivo, ma il classe ’90 è sembrato piuttosto a suo agio in quella posizione e se vorrà ottenere la conferma in gruppo, dovrà continuare in questa direzione, lavorando con grande applicazione. Ventura sta scoprendo un nuovo giocatore, di fatto, mentre dall’altra parte ha potuto notare e apprezzare il grande movimento e la grande applicazione tattica che, da subito, hanno messo in mostra Obi e Acquah.

 

Corsa, grinta e qualità. Il centrocampo granata sta mutando nuovamente volto. La strada sembra essere intrapresa.

 


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