Più il tempo passa, più Cairo chiude le porte alle cessioni più significative. È pur vero che il presidente granata ha dichiarato a più riprese che “chi parte per Bormio, non verrà ceduto“, ma di fronte ci sono delle realtà, quelle del mercato e dei suoi prezzi pazzi, che possono in effetti far cambiare in maniera repentina i piani iniziali. Posto che veramente non si parlerà di telenovele (le cessioni agli ultimi di agosto sono effettivamente bandite, almeno per quanto riguarda i big), è altrettanto vero che Peres e Maksimovic continuano ad avere corteggiatori importanti, che però non hanno ancora fatto la proposta giusta al Toro.
Cairo, infatti, per cedere vuole almeno 15 milioni per giocatore, mentre l’interessamento di Roma (per il primo) e Napoli e Milan (per il secondo), per ora non ha portato a esiti davvero concreti. Insomma, se proprio cessione dovrà essere, sarà solo per tanti soldi, poco trattabili, e in tempi relativamente stretti. Perché l’intenzione dirigenziale è quella di non stravolgere più all’ultimo il gruppo a disposizione di Ventura, e perdere anche un solo big potrebbe essere comunque un problema per la squadra che amibisce in maniera anche poco celata all’Europa.
E mentre per Peres, per ora, il discorso è bloccato, per Maksimovic invece sembra ora esserci una maggiore evoluzione. Sul centrale serbo c’è il Napoli e, più a distanza, il Milan, con Mihajlovic che aveva inserito il suo nome tra i desiderata per la difesa, avendolo conosciuto in Nazionale. E il Toro, intanto, si cautela. In questi ultimi giorni, infatti, Petrachi sta valutando qualche nome per la difesa, e stuzzica non poco quello di Ezequiel Munoz, svincolatosi dal Palermo questa estate e in attesa di un contratto. La Sampdoria, dopo averlo avuto da gennaio (ma si è subito infortunato), ci sta provando, e pur avendo trovato un’intesa di massima per l’ingaggio (che sarebbe intorno agli 800mila euro, in linea quindi con i parametri granata) sta incontrando le resistenze di Zenga. Il classe ’90 aspetta, ma non aspetterà i blucerchiati in eterno, con il Toro – oltre a altre squadre, anche estere come il Levante – sta alla finestra. Molto dotato fisicamente, ha ancora margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda la qualità dei passaggi e dell’impostazione, e non ha problemi di passaporto: è argentino, ma ha anche la cittadinanza spagnola, quindi comunitaria.
Un gocatore per il quale la trattativa non è avviata, esattamente come quella di Maksimovic in uscita. Ma un giocatore per il quale è stato fatto un sondaggio di recente, esattamente come avvenuto proprio per il centrale serbo. La cautela non è mai troppa, si suol dire. E il calciomercato è imprevedibile. La situazione resta in evoluzione.