Non ha mai smesso di tenere gli occhi puntati su Baselli, il Torino, sapendo di partire da una posizione di svantaggio. Non tanto con il giocatore, che da diversi mesi (anche nello scorso gennaio) aveva fatto capire di gradire la destinazione granata, soprattutto data la presenza di Giampiero Ventura, un allenatore che lo stesso Baselli reputa tra i migliori maestri di calcio in Italia, in grado, quindi, di aiutare il talentuoso centrocampista a compiere il salto di qualità.

 

Un interesse, si diceva, davvero mai sopito, ma tuttavia subordinato alle richieste dell’Atalanta, sempre giudicate troppo alte. Ma il prezzo del cartellino sta calando. Perché? Perché il Milan, ad esempio, a cui il giocatore era stato promesso già lo scorso gennaio, ha deciso di puntare su altri giocatori (come Josè Mauri) e perché la Fiorentina non sta ancora realmente affondando il colpo. E se all’estero sondaggi ce ne sono stati, ma mai nulla di davvero concreto, è in Italia che si gioca la partita, con l’Atalanta che ha bisogno di monetizzare ma che sa che non riuscirà a ottenere gli 8 milioni richiesti per il classe ’92, che può giocare sia da mezzala destra, sia da regista puro, con qualità e sostanza.

 

Ventura, anche in occasione del summit di mercato con Cairo e Petrachi di una settimana fa, ha ribadito la necessità di un giocatore dalle caratteristiche di Baselli (per non dire Baselli stesso) per far davvero “alzare l’asticella” all’intero reparto. E il Toro, sopratutto se riuscirà a mandare in porto l’operazione Darmian al Manchester United, avrà la liquidità necessaria per presentarsi con un’offerta concreta davanti agli orobici. L’intenzione dei granata è di non superare i cinque milioni di proposta base, più dei bonus da concordare. Ma se Baselli poteva sembrare un acquisto molto difficile qualche settimana fa, ora, anche se in piccola parte, qualche ostacolo è venuto meno. Il discorso per il centrocampista dell’Atalanta è apertissimo, e il Toro, prima alla finestra, può tentare di diventare protagonista.