Prosegue il progetto per il centrocampo granata con l’acquisto di Birkir Bjarnason. Il giocatore arriva a Torino dietro un pagamento al Pescara – che l’anno scorso aveva riscatto  l’inslandese per 20mila euro alle buste battendo la Sampdoria- di circa 1 milione. Un prezzo piĂą che accessibile tenendo conto delle due stagioni in serie A, con le maglie di entrambe le vecchie comproprietarie, oltre che di quella appena trascorsa nella serie cadetta in militanza al Pescara, che danno corpo ad un bagaglio d’esperienza di buon livello.

 

Positiva è sicuramente la storia del giocatore nei campionati italiani; debutta nella stagione 2012/2013 al Pescara in prestito dallo Standard Liege, ma nonostante la novitĂ  del gioco nostrano, dimostra di essere tatticamente e agonisticamente all’altezza di questo: 24 presenze e due marcature segnano l’inizio della sua affermazione. In estate viene poi riscattato dalla squadra belga e, a settembre, metĂ  del suo cartellino viene ceduto ai doriani i quali lo impiegano in un ruolo a lui non congeniale – centrocampista statico e difensivo piĂą che da inserimento avanzato – senza esaltarne le qualitĂ . Al temine dell’avventura blucerchiata, la risoluzione della compartecipazione contrattuale a favore della societĂ  abruzzese per una cifra irrisoria. A concludere il ciclo pre-Toro è stata l’annata da poco terminata, in cui il centrocampista ha dato definitivamente prova delle sue abilitĂ , imponendosi come elemento fondamentale nella squadra (42 partite e 12 gol); come ha dimostrato l’eliminazione subita dal pescara contro il Bologna in finale dei play-off, di cui l’isalndese ha dovuto saltare il ritorno (1-1) a causa della convocazione indifferibile della sua nazionale di calcio, che ha scatenato l’ira di tifosi e dirigenza.

 

Sono infine i suoi pregi: corsa, fisicitĂ  (1,82 cm per 75 kg, pressappoco), due ottimi piedi – ambidestro dotato di un tiro preciso e potente-, disciplina tattica, agonistica e professionale; che hanno portato il Torino a optare per il suo acquisto, in base all’idea che il suo, sia l’identikit confacente il ruolo di mezzala sinistra: dotata tecnicamente, veloce negli inserimenti e “che veda la porta”, non a caso è stato impiegato anche da trequartista. Un giocatore nuovo va a rimpolpare il reparto di centrocampo della squadra, in attesa dei prossimi colpi.


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