Professa innocenza il presidente del Catania Pulvirenti, agli arresti domiciliari con l’accusa di frode sportiva. Ma le intercettazioni fornite dagli inquirenti dichiarano tutto il contrario. Stanno già facendo il giro del web le parole shock del patron degli etnei, intercettato al telefono con Delli Carri, l’anno scorso ds del club e architetto della clamorosa combine che avrebbe portato il Catania a modificare e condizionare il risultato di cinque gare.
Si parla sempre per codice: “ci sono più treni” dice spesso Delli Carri, “uno è alle 15.00, poi c’è il direttissimo delle 3 e 33“, per non farsi troppo scoprire. “Ma ora non riesco a parlare“. “Daniele, ma che stai combinando?” chiede Pulvirenti, “non ho più saputo nulla!”. “Ci sto lavorando, le faccio sapere” risponde l’ex dirigente di Pescara e Cagliari. Nel mezzo, anche Di Luzio (che con Delli Carri ha lavorato anche a Pescara e Genova) e l’ex Modica Impellizzeri, il quale, sempre nelle intercettazioni, dice “andiamo nei playoff! Ce la facciamo! Stiamo volando! Sono dei deficenti, troppo scarsi” dice poi riferendosi alla squadra “se non ci pensavamo noi per queste cinque partite, eravamo retrocessi veramente“.
Ma le parole che più colpiscono sono quelle dello stesso Pulvirenti, in riferimento alla prossima stagione sportiva. “Ormai l’ho inquadrato il campionato di Serie B” dice il presidente. “L’anno prossimo arrivo primo“.