Il Torino è uno dei club più gloriosi e storici del calcio italiano, una squadra che ha saputo scrivere pagine importanti nella storia di questo sport.

Il Torino è uno dei club più gloriosi e storici del calcio italiano, una squadra che ha saputo scrivere pagine importanti nella storia di questo sport. Nel corso degli anni, il Torino ha prodotto alcuni dei migliori attaccanti che hanno lasciato un segno indelebile nel campionato di Serie A. Dalla tragedia di Superga all’era moderna, il club ha avuto in rosa alcuni bomber che, con i loro gol, hanno fatto sognare generazioni di tifosi. In questo articolo, esploriamo i tre migliori attaccanti che hanno segnato la storia del calcio e del Torino.

Paolo Pulici, il bomber e re dei granata

Paolo Pulici, conosciuto da tutti come “Pupi”, è il miglior marcatore di sempre nella storia del Torino e uno dei simboli più amati dai tifosi granata. Nato a Roncello nel 1950, Pulici esordì in Serie A con la maglia del Toro nel 1967, diventando immediatamente uno degli attaccanti più promettenti del campionato italiano. La sua dedizione alla maglia e la sua capacità di segnare in ogni situazione lo hanno reso una vera e propria leggenda.

Con il Torino, Pulici ha giocato per 15 stagioni consecutive, collezionando un totale di 437 presenze e 172 gol, una cifra che ancora oggi rimane imbattuta. Il suo stile di gioco era caratterizzato da una grande forza fisica, agilità e capacità di smarcarsi, ma soprattutto da un senso del gol straordinario. Sia con tiri potenti da fuori area che con rapide incursioni in area di rigore, Pulici era in grado di mettere in seria difficoltà qualunque difensore.

Il suo periodo di maggior successo coincise con gli anni ’70, quando formò con Francesco Graziani una delle coppie d’attacco più temibili e prolifiche della Serie A, soprannominata “i gemelli del gol”. Insieme, guidarono il Torino alla conquista del leggendario scudetto del 1975-1976, il settimo e ultimo nella storia del club. In quella stagione, Pulici fu il capocannoniere del campionato con 21 gol, confermandosi tra i migliori attaccanti italiani del periodo.

Julio Libonatti, il pioniere argentino

Julio Libonatti è stato uno dei più grandi bomber nella storia del Torino e, più in generale, una delle prime grandi stelle internazionali a calcare i campi della Serie A. Nato a Rosario, in Argentina, nel 1901, Libonatti fu il primo calciatore sudamericano a trasferirsi in Europa per giocare in un club di alto livello, aprendo la strada a tanti altri campioni argentini che seguiranno le sue orme.

Libonatti approdò al Torino nel 1925, quando il calcio italiano era in rapida evoluzione, e fu una delle prime vere star del calcio mondiale. Con la maglia granata, l’attaccante argentino giocò fino al 1935, segnando un totale di 157 gol in 241 presenze, un numero che lo posiziona al secondo posto nella classifica dei migliori marcatori del club.

Il suo momento più alto al Torino fu senza dubbio la stagione 1927-1928, quando il club vinse il suo primo scudetto, con quello del 1927 revocato per questioni legali. In quella stagione, Libonatti fu il protagonista assoluto, realizzando 35 gol in campionato, diventando capocannoniere e trascinando il Toro ai vertici del calcio italiano. Sebbene il titolo venne successivamente revocato, quella squadra e quel campionato rimasero impressi nella memoria dei tifosi granata.

Gino Rossetti, il bomber degli anni ’20

Gino Rossetti è uno dei più grandi attaccanti della storia del Torino e occupa il terzo posto nella classifica dei marcatori del club, con 134 gol in 226 presenze. Nato a La Spezia nel 1904, Rossetti approdò al Torino nel 1926 e vi rimase fino al 1933, diventando uno dei protagonisti assoluti della squadra negli anni ’20 e ’30. Il suo nome è legato a un’epoca di grandi successi per il club, e il suo contributo è stato fondamentale per la crescita del Torino nel panorama calcistico italiano.

Uno dei momenti più alti della carriera di Rossetti fu senza dubbio la stagione 1928-1929, in cui segnò 23 gol in campionato, diventando capocannoniere della Serie A e stabilendo un record di reti che rimase imbattuto per molti anni. La sua straordinaria prolificità in quella stagione aiutò il Torino a conquistare il titolo di campione d’Italia nel 1928 (anche se lo scudetto fu successivamente revocato), e ancora oggi è ricordato come uno dei bomber più letali di quegli anni.


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