Dopo l’orrenda passata stagione, condita una striminzita salvezza,i tifosi granata si attendevano un mercato ben differente.

Dopo l’orrenda passata stagione, condita una striminzita salvezza e la squadra ben lontana da quelle posizioni che le competono per qualità della rosa e blasone del club, i tifosi granata si attendevano un mercato ben differente. La dirigenza del Torino, ad onor del vero, ha la scusante di aver operato in un contesto particolarmente delicato e complesso, con il covid che ha stravolto il calendario e, soprattutto, creata maggior prudenza nella gestione economica di qualsiasi club. 

Tuttavia, non ci si poteva certo ridurre alle ultime battute del calciomercato per allestire una rosa maggiormente adeguata alla fisionomia del gioco che, da decenni, attua Marco Giampaolo, sbarcato quest’estate a Torino e voglioso di riscattare la breve e negativa esperienza di Milano, sponda rossonera. Il tempo, d’altro canto, non mancava di certo: che Longo fosse un traghettatore era cosa risaputa. E la scelta di affidarsi a Giampaolo era già maturata alla fine dello scorso giugno. 

Linetty per dare dinamismo in mezzo al campo, Murru e Rodriguez per garantire maggior spinta offensiva sulla sinistra

L’immobilismo del club granata, quindi, ha influito sul negativo avvio di stagione della squadra, deludente anche per quanto concerne le prestazioni offerte. Gli ultimi movimenti del calciomercato, tuttavia, sembrano incanalati in un’unica direzione: rendere più semplice la vita di Marco Giampaolo. La maggior parte dei nuovi arrivati, infatti, hanno già avuto modo di conoscere il tecnico abruzzese in precedenti esperienze professionali. 

È il caso, ad esempio, di Karol Linetty, l’acquisto più costoso della campagna “estiva” attuata dal ds Vagnati. Il polacco, giunto giovanissimo in Italia dal Lech Poznan, deve la propria maturazione ed affermazione professionale al neo-allenatore granata, che l’ha plasmato e reso una funzionale mezzala destra tattica durante la sua esperienza in blucerchiato. Le aspettative sul polacco, complici anche gli oltre 7 milioni sborsati da Cairo, sono assai elevate, come quelle che animano gli utenti del divertimento online quando si imbattono nei nuovi casino italiani senza deposito.

Completamente modificata la batteria dei terzini sinistri, nonostante la presenza in rosa di Ansaldi, che Giampaolo, se vorrà, potrà usare come preziosissimo jolly in difesa e a centrocampo. Ed anche in questo caso, i nuovi arrivati sono calciatori noti al tecnico granata: Rodriguez e Murru. Il terzino elvetico ha condiviso con l’abruzzese la parte finale della carriera in rossonero: convivenza fugace, ma che ha consentito ai due di instaurare un ottimo feeling. 

Rodriguez, oltretutto, deve riscattarsi dopo l’esperienza poco positiva in rossonero, dove approdò, invece, dopo le ottime stagioni con la maglia del Wolfsburg, che gli erano valse l’interessamento di alcuni club europei di primissima fascia. L’italiano, invece, è esploso due anni fa nell’ultima Sampdoria di Giampaolo, giocando stabilmente titolare e fornendo prestazioni di buonissimo livello. 

Gojak potrebbe essere determinante per il cammino del Torino in questa stagione

La scorsa annata, però, il calciatore sardo non ha replicato quanto di buono espresso due stagioni fa, al punto da essere relegato stabilmente in panchina. Anche l’ex Cagliari, di conseguenza, sbarca a Torino animato da un sentimento di rivalsa nei confronti di chi, in quel di Genova, non ha creduto nelle sue doti. 

Un altro calciatore che Giampaolo, sempre in epoca sampdoriana, ha già avuto alle proprie dipendenze, è Federico Bonazzoli. Nel triennio genovese di Giampaolo, però, l’attaccante bresciano è sempre stato ceduto in prestito per “farsi le ossa”, ma il tecnico abruzzese ha sempre lodato le qualità di questo ragazzo, che ai tempi delle giovanili dell’Inter sembrava destinato ad una carriera di alto profilo, ma è stato talvolta limitato da un po’ di inesperienza. 

Dopo la buona stagione in cadetteria a Padova, Bonazzoli è esploso nel finale della scorsa stagione e messo in mostra, per la prima volta nella massima serie, le ottime qualità tecniche di cui dispone. Attaccante moderno, in grado di poter giocare da seconda punta e di svariare su tutto il fronte offensivo, può ben integrarsi con Belotti ed ambire ad un posto da titolare, complice anche il poco feeling tecnico-tattico tra il Gallo e Zaza. 

Sono solo due, quindi, i neo-acquisti che non hanno mai avuto lavorato in precedenza con Giampaolo: Vojvoda, destinato a ricoprire il ruolo di titolare sulla fascia destra, e Gojak, anch’egli potenzialmente titolare nel ruolo di trequartista. Quest’ultimo, considerata l’assoluta assenza di altri trequartisti di ruolo, avrà un compito assai complesso e delicato, data la centralità del trequartista nella filosofia di gioco del tecnico granata. 

Mergim Vojvoda
Mergim Vojvoda

Pagellone Toro: un avvio di stagione che non fa dormire sonni tranquilli al popolo granata

Serie A: gli allenatori a rischio esonero