Quando Ferruccio Novo è nato, il Toro – quello vero – aveva appena compiuto dieci anni, essendo infatti nato nel marzo del 1887.
Il Presidentissimo, l’uomo che ha inventato il Grande Torino invece, nacque a Torino il 22 marzo 1897, studiò al Collegio San Giuseppe e divenne, con il fratello Mario, titolare dell’azienda di famiglia, “Le cinghie Antonio Novo”, leader negli accessori in cuoio per l’industria.

 

Proprio sulla spinta di un Toro che muoveva da un decennio i primi passi, fin da bimbo a cavallo fra i due secoli, Novo scoprì la passione per il football, tanto che più grandicello, nel 1913, entrò a far parte delle squadre giovanili granata.
“Come calciatore ero una schiappa” amava tagliar corto Novo; non così però, nell’ideare e comporre quella che diventerà la squadra più forte del mondo, creata uomo dopo uomo, tassello dopo tassello, fino ad arrivare a formare quel mosaico meraviglioso che il destino spazzò via il 4 maggio del 1949.

 

Fu presidente del Torino dal 1939 al 1953, demolito dalla tragedia di Superga che nel suo cuore mai riuscì a superare. Gli ultimi anni della sua vita sono caratterizzati da altre due mazzate, come la scomparsa del fratello Mario e della moglie.
Si ritira a Laigueglia, dove si spegne l’8 aprile del 1974: l’unico scudetto del dopo-Superga, è quasi alle porte.

 


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