Buona anche la seconda. O meglio. Si conferma già in ottima forma Bruno Peres, si scopre assistman Danilo Avelar, decisamente meno impacciato rispetto alla sfida di una settimana prima contro il Pescara. Le fasce brasiliane del Toro hanno saputo fare la fortuna della squadra granata a Frosinone, tanto che in entrambi i casi si può parlare di giocatori perfettamente addentro il gioco della compagine allenata da Ventura. Si pensi soltanto ai cross: 7 da parte di Avelar (di cui uno decisivo, per Quagliarella), 3 da Bruno Peres, con i due granata che in assoluto sono i giocatori che più hanno creato azioni offensive nell’arco di tutti i 97′ di gioco.
Qualità e determinazione sono state sicuramente le armi in più del Torino sulle corsie laterali, che hanno permesso ai granata non soltanto di trovare la via del gol, ma di farsi a più riprese trovare davanti a Leali, estremo difensore dei ciocia. C’è poi una statistica che sorride particolarmente non tanto – come ci si poteva aspettare – a Peres, quanto ad Avelar, e riguarda la quantità di km percorsi durante la partita. Con i suoi 7.336 metri (dati European broadcast developement), l’ex Cagliari è stato tra i primi cinque giocatori del Toro ad aver percorso una maggior distanza in partita: sotto solo a Gazzi (che a centrocampo si muove moltissimo), Glik e Maksimovic, centrale atipico che spesso si propone in attacco.
Peres, d’altro canto, ha provato a creare di più, sbagliando anche di più. Sono quattro, infatti, i palloni persi dall’ex Santos, (due invece da parte di Avelar), che ha provato in maniera decisamente maggiore a farsi trovare in attacco. Ma al di là dei numeri, è l’impressione generale a essere positiva, e a far sperare per il futuro. Il Torino, in attesa anche di Zappacosta, e senza dimenticare Molinaro, può trovare sulle fasce l’arma in più. Per i cross, certo, ma anche per i gol e i ribaltoni di fronte. La qualità non manca di certo. Avelar e Peres sono pronti a dire la loro nell’arco di tutto il campionato.