Dopo un avvio oltre le aspettative Barreca ha conosciuto il sapore amaro delle critiche: il nuovo anno dovrà essere quello della consacrazione anche per lui
Spesso di dice che per i giovani calciatori il momento più problematico non sia tanto l’impatto con la prima squadra o con le pressioni che giocare in serie A comporta, ma che la vera minaccia si nasconda nel periodo subito successivo al battesimo con il grande calcio: dopo gli incoraggiamenti, i complimenti per prestazioni oltre le aspettative, iniziano i giudizi più taglienti e meno inclini ad accettare errori di gioventù. L’impatto di Antonio Barreca con la maglia del Toro ha convinto tutti, nonostante la doppia assenza forzata dei più navigati Molinaro e Avelar che ad inizio anno, almeno sulla carta, avrebbero dovuto dividersi il compito di presidiare la corsia sinistra difensiva.
Invece il destino ha deciso che il terzino classe ’95 entrasse subito nei meccanismi di squadra, con risultati che hanno portato società e tifosi a benedire quel giorno di fine giugno, in cui a pochi minuti dalla scadenza dei termini contrattuali venne esercitato il diritto di riscatto del giocatore precedentemente al Cagliari. Una crescita costante che ha trovato il primo intoppo nel derby, dove Higuain con un colpetto d’anca mandò fuori tempo il laterale granata con successivo gol rivelatosi decisivo ai fini del risultato. Non andò meglio una settimana più tardi a Napoli, quando un Mertens in stato di grazia lo costrinse al fallo da rigore in una giornata che si rivelò nera per l’intera truppa di Mihajlovic.
La pausa invernale, che da sempre viene vista come una manna da giocatori e squadre che attraversano periodi poco felici (e allo stesso tempo come un impiccio per chi viaggia a gonfie vele), potrebbe aver consentito al terzino scuola Toro di ritrovare quella fiducia che ad inizio campionato lo accompagnava in ogni situazione di gioco. Senza dimenticare che la fascia sinistra difensiva del Toro presto non sarà ridotta all’osso: oltre all’auspicato rientro di Avelar, la trattativa per l’arrivo del difensore brasiliano Carlao dall’Apoel Nicosia è ad uno stato decisamente avanzato. Maggiore concorrenza significa da un lato dover lavorare sodo in settimana per conquistarsi il posto, ma anche la consapevolezza che nei momenti di stanchezza psico-fisica c’è qualcuno che può sostituirti. Un anno nuovo che potrà riservare tanto al Toro e allo stesso Barreca.
ah no già, carlao muahahahahahhah, anno nuovo, abitudini vecchie. aguzzino sciacallo lestofante.
e quale sarebbe la concorrenza?avelar?muahahhaahhahahhahahahahabababababa
già il nick #io denota presunzione , se poi ti credi il più furbo e non accetti nemmeno le battute degli altri …
Carlao , se arriverà , lo giudicheremo sul campo , ma certo come “rinforzo” per la difesa ci si aspettava ben altro !
nick…presunzione….furbo…battute….mi sembra piuttosto che sia tu a suonartele e cantartele da solo !!! Mi auguro , per te , che tu abbia compreso !!