Ritorna a disposizione Omar El Kaddouri per la sfida con la Juventus. Ed è, per Giampiero Ventura, un recupero importantissimo. Sono in molti, moltissimi anzi, a identificare nel trequartista marocchino il giocatore in grado, quando accende la luce, di dare il quid in più a un Toro volenteroso, sempre più vincente, ma che a volte difetta nell’ultimo passaggio, quello decisivo. Quello che, specialmente, spetta al numero 7 granata, al suo secondo anno a Torino e con un diritto di riscatto fissato (ma alto), per fare in modo che possa ancora rimanerci.
Sta chiudendo in crescendo il suo campionato, El Kaddouri, e contro la Juve ha la possibilità di riscattare la brutta partita dell’andata, in cui si è ritrovato protagonista in negativo in occasione del rigore del gol dell’1-0 bianconero. Ora, rispetto ad allora, è cambiato tutto: Ventura può contare su un giocatore che ha saputo rimboccarsi le maniche e che, pur nella solita discontinuità su cui deve davvero lavorare tanto, ha saputo in più di un frangente essere trascinatore. La statistica parla di suoi 3 assist, tutti in movimento, in campionato (il primo è Farnerud, a quota cinque, ma sempre da calcio d’angolo e per Glik), a dimostrazione di quanto, per i compagni e per il gioco offensivo in generale, stia diventando sempre più importante.
Fondamentale? Non ancora, ma ci vuole meno di quel che si possa credere, per diventarlo. Intanto, contro la Juve, il posto a centrocampo sarà nuovamente suo, e suo sarà il compito di aiutare Quagliarella e Maxi Lopez in fase offensiva. Le chiavi del gioco passano dai suoi piedi. Un esame come questo è paragonabile a quello di Bilbao. Quella volta l’aveva superato. Fra pochi giorni avremo anche un altro verdetto che, per altro, portebbe sensibilmente avvicinare la sua permanenza in granata, per la gioia di Ventura.