Un traguardo che arriva in un momento storico in cui tutto gira male, un primato che è difficile poter festeggiare per il presidente da oggi più longevo
Le statistiche dicono che da oggi Urbano Cairo è nella storia del Torino: è il presidente più longevo, dal 1906. Ieri aveva eguagliato Orfeo Pianelli, oggi guida questa classifica, davanti all’ultimo patron in grado di portare il club ai fasti di Superga. Lo incoronano i numeri, lo inchiodano però i fatti. Quei fatti che rendono amaro più che mai un traguardo per il patron così importante. Quei fatti che lo tengono ormai lontano dallo stadio, anche per motivi di ordine pubblico – appena un paio di presenze in casa – e che gli impediranno di festeggiare come avrebbe voluto. Un momento storico complicato: la contestazione che non accenna a finire, i risultati che non arrivano, quelle dichiarazioni su una possibile cessione che gli ottimisti leggono come segnale di resa ma che i pessimisti invece vedono come l’ennesimo tentativo di prendere tempo… Insomma, così tanta carne al fuoco che questo record altrove quasi passerebbe inosservato. Non a Torino, non quando si parla del Toro, perché al primato di presidente più longevo non ne corrispondono molti altri, se non negativi. Zero trofei, nessuna attenzione per la Coppa Italia, record peggiore di sempre nei derby, assenza di figure granata carismatiche in società (con conseguente degranatizzazione), mancanza di strutture, campionati mediocri alternati ad altri in cui il rischio di perdere la Serie A è stato altissimo. Tutti primati che è bene sottolineare: perché i libri di storia del calcio diranno che nessuno mai ha guidato così a lungo il Torino. Per fortuna ci sarà sempre chi potrà ricordare che (quasi) nessuno lo ha guidato così male.
La catapecchia cairota si sta sgretolando, indipendentemente dalla cessione vera o presunta. Il fatto che questo coincida col suo record del cazoo, mi fa godere ancora di più.
Che schifo !!!
Trovo di cattivo gusto accostare il nome del comm. Pianelli a quello del presiniente. A voler essere pignoli una sola cosa li accomuna, la contestazione tifosa ed il mesto addio, ma per tutto il resto….si tratta di 2 personaggi agli antipodi, Pianelli un gigante, questo un nano da giardino!