Il difensore non gioca titolare dalla trasferta di Roma. Solo panchina nel derby. La società lo valuterà a fine stagione
Matteo Lovato è giunto in extremis prima del gong del calciomercato invernale. Il suo approdo in prestito serviva a puntellare un reparto arretrato quest’anno fin troppo funestato dall’infermeria. Per una buona fase, Lovato ha ottenuto minutaggio con costanza. 10 minuti all’esordio con la Salernitana, prima delle gare da titolare con Sassuolo, Lecce, Lazio e Roma. Quest’ultima, contro la squadra di De Rossi, è durata per il difensore granata soltanto 14 giri di lancette. Si era seduto nel cerchio di centrocampo dello Stadio Olimpico prima di farsi sostituire da Saba Sazonov. Un infortunio al polpaccio per Lovato che lo ha condotto alle mancate convocazioni con Fiorentina e Napoli. Una volta però recuperato il suo rientro nei titolari non è ancora avvenuto. Juric ha virato per altre opzioni.
Solo 40 minuti dall’infortunio
Il nome di Matteo Lovato ha ricominciato a figurare tra i giocatori nuovamente disponibili nella sfida antecedente alla sosta per le nazionali contro l’Udinese. In quell’occasione l’ex Salernitana ha anche avuto modo di scendere in campo per 25′ al posto di Vojvoda, schierato come braccetto di destra. La pausa gli ha permesso dunque di rimettersi pienamente in forma, senza però trovare la titolarità una volta ripartito il campionato, nello scontro diretto col Monza. 7 minuti al posto di Tameze, ovvero l’uomo che Juric in questo momento sta premiando come interprete di destra del terzetto difensivo. Spazio dalla panchina a Empoli per 8′ al posto di Samuele Ricci, nessun minuto invece nel derby dello scorso sabato.
Lovato, c’è da convincere la società per il riscatto
Molte delle panchine inflitte a Lovato riguardano chiaramente la diffida che pende su di lui da qualche gara. Lui e Linetty sono infatti gli unici a giocare col freno a mano tirato, cosa che in questo momento non giova per nulla alle speranze del difensore di prolungare la sua permanenza a Torino. “Spero che ci possano essere tanti anni qui a Torino. Io sicuramente non mi sento un giocatore in prestito perché credo bisogna essere professionisti e professionali. Sposo questa casa fino all’ultimo giorno”, aveva detto Lovato alla sua conferenza stampa di presentazione. Il suo futuro in granata passa da un riscatto da esercitare presso le casse della Salernitana di circa 4 milioni di euro. Tutto dunque più in discussione rispetto a qualche settimana fa, in cui Lovato vedeva il campo con maggiore continuità. La sensazione è che dipenderà da queste ultime sei uscite. Si capirà se è l’uomo giusto su cui puntare, in un reparto che dal prossimo anno dovrà fare a meno con ogni probabilità di Djidji e Rodriguez in scadenza di contratto.
È una riserva, il valore di una riserva non può superare i 2 mln, lo riscatterei se la salernitana accettasse contropartite e noi ci liberassimo di giocatori inutili.
scarso e spesso ai box.Pero’ è in una buona scuderia.
Ps: finchè non vedo Pecini non ci credo
E’ stato un utile “tappabuchi” al momento del bisogno ma di certo non vale le cifre in ballo. Può tranquillamente tornare alla Salernitana dalla quale si dovrebbe provare (da subito, per anticipare la concorrenza) a portare a casa a prezzo di saldo, alcuni prospetti interessanti come Pirola, Kastanos e Tchaouna
Ma dai……. Lavato 😀 era giunto da noi solo per tappare un buco. Se riscattiamo questi tanto vale tornare a seguire Ayeti e Carlao 😂