A sei giornate dal termine i granata hanno gli stessi punti della stagione 2013-2014. Più gol per Ventura, difesa migliore per Juric
Non sarà stato un derby indimenticabile, segnato dal ritorno alla vittoria, ma almeno la squadra di Juric è riuscita a muovere la classifica conquistando un punto che gli ha permesso di accrescere il proprio bottino a 45. Dopo 32 giornate di campionato, sono esattamente gli stessi punti conquistati nella stagione 2013-2014, quella che portò poi l’anno seguente i granata a giocarsi le proprie chance in Europa League e togliersi soddisfazioni come la notte di Bilbao. A dieci anni di distanza da quella entusiasmante stagione, il dato può sicuramente generare speranze in vista delle ultime sei giornate a disposizione, anche se a dire il vero il cammino delle squadre di Ventura e Juric differiscono su diversi aspetti e il calendario ad oggi per i granata appare un po’ più complicato.
Il Toro 2013-2014 alla 32a giornata
Il 4 aprile 2014 il Torino sbancava il Massimino di Catania 1-2 grazie alle reti messe a segno all’80’ e all’83’ da Farnerud e Immobile, in risposta al centro di Bergessio di inizio match. Il Torino, come già anticipato, dopo quella vittoria esterna alla 32a giornata poteva vantare 45 punti come il Milan e occupava la decima posizione. Il sesto posto del Parma, valevole per la qualificazione ai preliminari di Europa League, era lontano cinque lunghezze. A distanza di un decennio, il Torino ora ha gli stessi punti ma si trova al nono posto in solitaria, con un distacco di quattro punti dall’ottava piazza di proprietà del Napoli, che attualmente giocherebbe la Conference League.
Più gol per il Toro di Ventura
Sicuramente nel confronto tra il Torino alla 32^ giornata delle stagioni 2013-2014 e 2023-2024, a far specie sono i dati sulle reti subite e quelle invece messe a segno dai granata. Fino alla gara di Catania la squadra di Ventura aveva incassato ben 41 reti, dodici in più di quella di Juric ferma a 29. 5 i clean sheet, contro i 16 della stagione corrente. Sul piano dei risultati, il Torino 2013-2014 ha ottenuto una vittoria in più (12 contro le 11 del 23-24), mentre la versione odierna dei granata ha perso due gare in meno (9 contro le 11 del 13-14). Non c’è paragone in merito al discorso delle reti a favore: 47 per la squadra di Ventura contro le 31 di quella di Juric, merito soprattutto del duo Cerci-Immobile, con quest’ultimo che dopo la gara di Catania guidava la classifica marcatori con 22 realizzazioni. Nulla a che vedere con l’attacco attuale del Torino, con il solo Zapata a mantenere un certo feeling col gol, tanto da raggiungere la doppia cifra (ora 12 reti in campionato, 11 in maglia granata).
2013-2014: il cammino fino al rigore di Cerci
A proposito di Cerci-Immobile. La gara seguente alla trasferta siciliana è forse il manifesto della stagione particolarmente ispirata del duo. Si tratta chiaramente di Torino-Genoa 2-1, con le due reti in extremis prima di Immobile e poi di Cerci in risposta al vantaggio rossoblù di Gilardino. Una vittoria che sicuramente aveva dato grande fiducia agli uomini di Ventura, che riuscirono a rimanere imbattuti fino a fine stagione. 3-3 a Roma con la Lazio, 2-0 in casa con l’Udinese, successo esterno per 0-1 a Verona col Chievo e i due pareggi nelle gare decisive con Parma e Fiorentina, dove Immobile prima e Cerci poi si resero protagonisti di due episodi negativi con l’espulsione del bomber con i ducali che gli precluse la presenza a Firenze. Al Franchi, toccò invece a Cerci sbagliare il rigore che avrebbe permesso ai granata di staccare il pass europeo, poi raggiunto grazie alle inadempienze societarie del Parma di Ghirardi. Il Torino chiuse dunque la stagione 2013-2014 con 57 punti, 47 gol fatti e 41 subiti.
Il calendario del Toro di Juric
Sarà difficile per il Torino di Juric replicare la striscia di risultati utili consecutivi e i 12 punti maturati dai ragazzi di Ventura dalla 32a giornata in poi. I granata dovranno incontrare o squadre che giocheranno alla morte per mantenere la categoria o formazioni di maggiore caratura tecnica. Si comincerà con la gara di domenica in casa con il Frosinone, per poi passare a quella di San Siro (possibile teatro della festa scudetto dell’Inter), il Bologna in corsa per la Champions in casa, il Verona in lotta per la salvezza al Bentegodi, il Milan per l’ultima al Grande Torino e infine la trasferta con l’Atalanta di Gasperini. Da qui in poi il Toro per mantenere vivi i sogni europei sarebbe dunque chiamato a non sbagliare più e con questo calendario probabilmente sarà un’ardua impresa.
Per noi il calendario è complicato quando affrontiamo i disperati..
Non mi sembra che con le big abbiamo fatto tutti sti punti. Si contano sulle dita di entrambe le mani…