L’editoriale / Gli alti e bassi hanno caratterizzato la prima parte stagione rendendo difficile capire la reale dimensione di questa squadra
Questo è un Torino che può lottare per l’Europa o che può al massimo aspirare a un campionato tranquillo di metà classifica? Se a rispondere fosse qualcuno che ieri, per la prima volta, ha visto una partita della squadra granata in questa stagione non avrebbe dubbi nell’affare che questo Torino non solo potrà lottare per l’Europa ma che certamente ci andrà. Pochi giorni prima, però, quella stessa persona vedendo la squadra spenta del Dall’Ara, totalmente incapace di abbozzare a una reazione dopo il gol subito, avrebbe detto che il Torino avrebbe potuto puntare al massimo a una salvezza tranquilla. Eppure la squadra è la stessa e anche l’allenamento non è cambiato.
Un po’ Dottor Jekyll e un po’ Mister Hyde
Ma allora qual è il vero Torino? Anche ripercorrendo l’andamento di tutta la prima parte di stagione è difficile dare una risposta: le prestazioni altalenanti hanno minato le certezze. Classifica alla mano, la squadra granata sta disputando un campionato che rispecchia i propri valori e che è in linea con l’obiettivo di lottare per l’Europa (il settimo posto, occupato dal Bologna, è distante appena tre punti), eppure è difficile trovare qualche tifoso che a oggi possa definirsi soddisfatto del campionato. Anzi, è più semplice trovare chi cambierebbe immediatamente l’allenatore e chi rifarebbe quasi completamente la squadra.
C’è certamente un alone di delusione, in una parte della tifoseria, che non dipende da tecnico e calciatori ma che è legato a quel salto di qualità (sia a livello di risultati che societario) che Cairo non è ancora riuscito a far fare al Torino. Poi c’è anche chi invece ha individuato nell’allenatore il principale colpevole di questo avvio di stagione ed è convinto che basterebbe un cambio in panchina per risolvere i problemi. E proprio questo clima che aleggia intorno alla squadra rende ancora più complicato rispondere alla domanda iniziale. Non sarebbe sufficiente neppure maggiore razionalità nei giudizi dopo le singole partite – che siano belle prestazioni come quelle contro Sassuolo e Atalanta, pessime come nel derby contro la Juventus, fiacche come a Bologna – per comprendere il vero volto di questo Torino un po’ Dottor Jekyll e un po’ Mister Hyde. Ciò che forse servirebbe è un po’ di pazienza in più nei confronti di Juric e alla squadra (anche se è difficile chiederne ulteriore a chi da trent’anni circa ne sta portando tanta), anche perché il campionato è ancora lungo e la classifica dice che ogni scenario (positivo o negativo che sia) è possibile: solo armandosi di pazienza, forse, si potrà capire qual è il vero Torino.
A proposito di giocatori, la copisteria era gongolante sulla decisione di prendere Pellegri, come SE fosse stata unicamente volontà di Juric.
Invece quando davano del rotto bollito a Bonaventura ?
Dipende dall’avversario, non dalla cairese. È bastato il Frosinone in CI, mica il Real.
Su su coraggio, incontriamo i Ciociari di nuovo alla prossima. Magari vi potranno aiutare a smaltire un po’ della bile che avete accumulato con questo inaspettato 3-0. Oggi vi sta proprio scoppiando il fegato.
Ma una birra fa gola di più, in questo giorno appiccicoso di caucciù, cantava Paolo Conte.
che ne dici?
Così sistemiamo entrambi fegato e umore eh?
Che ne dico? Ti dico che, scritte sui siti internet, certe tue sbruffonaggini da bullo da tastiera non fanno alcun effetto, Oltretutto caschi male: non bevo birra, solo vini DOCG.
Sei e resterai sempre tavernello, brutto tarzanello 🤣🤣 Come su un famoso striscione hai speso più vino tu che Caino nel Torino🤣🤣
Non si puo’ avere altra pazienza con Juric, visto che e’ al terzo anno con noi.A suo favore la serieta’ professionale e il far crescere di livello i difensori,ma gli imputo di averci fatto prendere Pellegri di cui il Milan si era liberato a gennaio e che convive sempre con… Leggi il resto »
1) Radonjic, MnkSavic e Lazaro non li ha fatti prendere Juric, se li è fatti andare bene, è diverso (idem per Seck); su Pellegri, invece, concordo 2) se si fossero confermati alcuni elementi del primo anno (Pobega, Praet…), non credi che le cose sarebbero andate un pochino meglio ? e… Leggi il resto »
Pobega penso che lo avrebbero preso volentieri se non fosse che il Milan voleva tenerselo e il ragazzo voleva andare al Milan. Su Praet concordo, certamente meglio di Miranchuk anche se non affidabilissimo sotto il profilo fisico. Hanno pensato che 13 milioni fossero troppi (o che fosse meglio prendere un… Leggi il resto »
Se Juric non avesse rivoluto Lazaro, non sarebbe stato fatto tornare e il tecnico ha speso parole al miele nei suoi confronti, quando il giocatore e’ ritornato. Detto cio’ non capisco perche’ Juric debba sempre essere o un santo infallibile e l’erede di Radice, oppure un completo incapace alla Giampaolo.… Leggi il resto »
Coppa del Nonno, sicuramente.
🤣🤣🤣🤣 ma sto coj.one dì vecchiardo crede veramente a quello che scrive? La vecchiaia è davvero una brutta bestia 🤦♂️