Sintesi e commento di Milan-Torino: i granata sono in balia dei padroni di casa. A San Siro i rossoneri calano il poker
Dopo il punticino stappato all’esordio di campionato contro il Cagliari davanti al pubblico di casa, il Torino di Ivan Juric è ospite di un Milan che rilancia l’11 uscito vincitore dalla sfida contro il Bologna. Tra i granata, invece, l’unica novità rispetto alla scorsa settimana è la presenza dal primo minuto di Nemanja Radonjic. Nella bolgia di San Siro l’inizio della sfida è praticamente tutta a tinte rossonere, con Leao e Giroud a creare non pochi problemi alla retroguardia del Torino. Bisognerà attendere il 18’ per vedere la prima azione dei granata: ripartenza di Ricci che cambia gioco per Radonjic, palla in mezzo per Vlasic che impatta male di testa e non sfrutta al meglio la prima giocabile dei granata. Pochi minuti più tardi a far preoccupare il Torino non è il campo: Sanabria si accascia a terra e chiede il cambio. Probabile problema al bicipite femorale della coscia destra per lui e Juric è costretto ad effettuare la prima sostituzione del match affidandosi a Pellegri.
Un cambio non previsto che non modifica assolutamente nulla in campo: il Toro continua ad essere inconsistente e poco lucido e al 34′ è il Milan a sfruttare perfettamente lo spazio lasciato dai granata e a sbloccare il risultato. Loftus-Cheek scambia con Pulisic che approfitta del buco difensivo e della porta vuota per siglare la rete dell’1-0. Il gol sembra svegliare la truppa di Juric che finalmente fa pace col pallone, reagisce e dopo appena 3 minuti riporta il match in perfetta paritĂ . Conclusione di Ricci, il rimbalzo favorisce Schuurs che supera Maignan e fa 1-1. Un pareggio che, purtroppo, si rivela una semplice illusione e dura fino al 44′. Mariani concede ai rossoneri un rigore piĂą che dubbio per un tocco di mano Buongiorno dopo la spizzata di Giroud che dal dischetto non perdona. Un rigore che manda totalmente in confusione il Torino che in pieno recupero incassa anche la rete del 3-1 da Theo Hernandez.
Secondo tempo
La ripresa si apre con il secondo cambio di Juric che manda in campo Linetty al posto di Ilic. Nessuna novitĂ , invece, nella formazione rossonera. Formazione che abbassa i ritmi rispetto ai primi 45 minuti e gestisce l’ampio vantaggio contro un Torino che non riesce comunque a sfruttare i pochi palloni giocabili. Al 13′ della ripresa Juric si gioca le carte Lazaro e Karamoh al posto di Bellanova e Radonjic. Il risultato cambia di nuovo al 19′ quando Buongiorno, reo di un pestone totalmente fortuito in area su Leao, regala il secondo rigore a Giroud che dal dischetto non sbaglia. Un 4-1 che mette la parola fina al match. Il Milan gestisce, fa girare il pallone e concede al Torino anche qualche sortita che non viene però sfruttata dagli uomini di Juric. Ci provano Rodriguez dalla distanza e Karamoh di testa senza tuttavia impensierire la retroguardia rossonera. Sei i minuti di recupero, esattamente come nella prima frazione del match, poi il triplice fischio: il Toro esce da San Siro con una pesante sconfitta che lascia piĂą di un dubbio sulla condizione della squadra granata. La strada per Juric, e per il suo Torino, sembra ancora molto in salita.
poco in partita, ma il pareggio l’abbiamo preso mi sembra , poi quel rigore non ci stava e magari l’andamento della gara cambiava se si andava all’intervallo sul pareggio, ma il tabellino dice 4-1…..
Io sono fiducioso. Ferri ha detto che la cairese è la mina vagante del campionato.
Cosa si fa per un tozzo di pane.
Pensate se voleva anche una fetta di salame, scempions diretta.
è la mina vaganti, modello urbano, quella che finisce sempre ed inevitabilmente per implodere
Non possiamo attaccarci ai rigori anche se per me non è piĂş calcio questo,non mi aspettavo una partita tanto diversa ,però troppi giocatori imballati,dietro Schuurs in quel ruolo non mi piace,contro giocatori veloci non vede palla,Bellanova spaesato Ilic Vlasic e Radonic non pervenuti,davanti serve come il pane una punta,non so… Leggi il resto »
anche giusto, ma puoi avere la punta migliore che esista, ma se la squadra è imballata e non gira serve a poco